Volume 2: Capitolo 5

Invito

Introduzione

La battaglia preliminare per l’esame speciale su un’isola disabitata si stava scaldando sempre di più, giorno dopo giorno. Mancavano ormai pochi giorni a questo periodo preliminare. Il processo di costruzione dei gruppi, che si sarebbe concluso tra circa una settimana, aveva raggiunto il suo culmine: più del 90% degli studenti faceva ormai parte di gruppi composti da due o più persone, che si trovavano quindi in rapporti di cooperazione in cui condividevano effettivamente la loro sorte. Gli studenti che mi avevano invitato a unirmi a loro, come Ishizaki e Matsushita, col passare del tempo rinunciarono a cercare di reclutarmi.

Ma era perfettamente naturale, perché più ritardavano a formare il loro gruppo, più si mettevano in pericolo. Mi chiedevo cosa avrebbero deciso di fare gli studenti rimasti, ormai meno del 10% del corpo studentesco, entro il prossimo venerdì. Proprio mentre pensavo a questo, ricevetti un messaggio. Erano da poco passate le 9:30 di sabato. Il mittente del messaggio non era altri che Ishizaki, della 2-B.

Mentre pensavo a come ultimamente mi avesse contattato spesso, notai che il contenuto del suo messaggio sembrava diverso dal solito. Sembrava che volesse che venissi al Caffè perché Ryūen mi stava chiamando. L’assenza delle parole ‘se possibile’ nel suo messaggio sembrava suggerire che si trattava di un incontro obbligatorio, a quanto pareva.

Potevo rifiutare, naturalmente, ma poi suppongo che la colpa sarebbe ricaduta su Ishizaki. Avevo in programma di incontrare l’Ayanokōji Group oggi, ma fortunatamente l’orario di incontro era fissato per le 13. Quindi, fare qualcosa adesso non dovrebbe creare un conflitto. Dopo essermi preparato e aver lasciato il Keyaki Mall, erano già passati quindici minuti. Considerando che avevo impiegato solo un quarto d’ora per prepararmi, pensai che sarei riuscito a fare in tempo a incontrarli.

Il processo di formazione del gruppo era ormai nella sua fase finale, il che significava che Ryūen, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, stava per fare la sua mossa. In questo momento, Ryūen non aveva ancora formato un gruppo con nessuno. Non è che non ci fosse la possibilità che cercasse di reclutarmi, ma in verità lo ritenevo altamente improbabile. Pur tenendo a mente questa linea di pensiero, ero curioso di vedere di cosa mi avrebbe parlato esattamente.

Mentre stavo andando al Keyaki Mall, incontrai Kanzaki, che sembrava stesse tornando dal minimarket. Vidi due bottiglie da 2 litri spuntare da una busta di plastica che teneva in mano.

“Vai al centro commerciale a quest’ora?”

“Beh, non ci sarà tempo per prendersela comoda una volta iniziato l’esame dell’isola.”

Avevo un po’ di tempo, così mi fermai per chiacchierare.

“Sembra che la tua classe stia facendo molti progressi nel formare gruppi, ma tu sei ancora solo, eh?”

“Beh, a differenza degli altri studenti, non ho molti amici.”

Avevo pensato di provare a scherzare, ma Kanzaki rimase di sasso.

“Immagino che tu e Horikita siate essenzialmente i giocatori di riserva destinati a sostituire gli studenti che hanno difficoltà nella 2-D, giusto? Dopotutto, le persone eccezionali possono ottenere risultati indipendentemente dal gruppo in cui si trovano.”

Immagino che solo così Kanzaki potesse vederla, visto che ora aveva un’opinione molto più alta di me e da un po’ di tempo diffidava.

“Immagino che anche tu stia assumendo un ruolo simile, Kanzaki, visto che per il momento sei ancora da solo.”

Kanzaki, come me, non aveva ancora fatto squadra con nessuno e stava ancora agendo da solo nella sua classe.

“Ayanokōji, Ichinose sembra riporre molta fiducia in te. È davvero giusto che ci fidiamo di te?”

“Se ti dico che puoi fidarti di me, lo faresti?”

“Potrei prenderlo in considerazione, come minimo.”

Quando l’aria intorno alle bottiglie di plastica nella sua busta si raffreddava, sulla parte esterna delle bottiglie comparivano gocce d’acqua dovute alla condensa. Il caldo di mezza estate, che superava facilmente i 30 gradi centigradi, si abbatteva su di noi senza pietà.

“Anche se la nostra alleanza è stata annullata, non considero Ichinose un nemico”, risposi, dicendo a Kanzaki la verità.

“Questa affermazione può avere significati diversi a seconda di come la si interpreta. Pensi alla 2-C come a un tuo nemico?”

Pensavo di poterlo ingannare abilmente, ma sembrava che la diffidenza di Kanzaki fosse più acuta di quanto immaginassi.

“Kanzaki, cosa vuoi che ti dica?”

Ora sembrava diverso dal solito. L’atmosfera che mi trasmetteva sembrava suggerire che avesse fretta di fare qualcosa. Se avessi previsto da dove veniva e che cosa stava cercando di ottenere da me, allora avrei potuto capire meglio a che cosa mirava.

“Stai cercando di ottenere una qualche dichiarazione da me e hai intenzione di farla sentire a Ichinose?”

“…Sei molto più sveglio di quanto Ichinose pensi… Beh, no, sei più sveglio di quanto entrambi pensiamo. Molto di più. Fin dalla prima volta che ci siamo incontrati, ho avuto la strana sensazione che ci fosse qualcosa in te che non riuscivo a capire. Ma ora posso finalmente vederlo. Sei tu il responsabile del rapido successo della 2-D.”

“Chi può dirlo?”

“In questo caso, lo dirò apertamente. Voglio chiederti il tuo aiuto. Ichinose si fida molto di te. Ed è proprio per questo che voglio che tu le dica che, così com’è adesso, non si può andare avanti.”

Quando fece un passo verso di me, colmando la distanza che ci separava, una goccia d’acqua uscì dalla busta di plastica e finì a terra.

“E pensi che Ichinose cambierà il suo modo di pensare se lo faccio?”

“Sì.”

“Mi dispiace, ma non posso aiutarti. Vorrei vedere come Ichinose gestisce le cose.”

“Vuoi dire che vuoi vedere noi, i tuoi nemici, cadere in rovina?”

“Beh, credo che non sia sbagliato che tu legga così profondamente in quello che ho detto, ma…”

Pensai per un momento. Nessuno sapeva, in quel momento, quale destino attendesse Ichinose, ovviamente. Tuttavia, visto che è caduta così in basso, il prossimo fallimento sarà sicuramente l’ultimo…

Esitai un attimo, chiedendomi se fosse il caso di dire a Kanzaki quello che stavo pensando, ma decisi subito di non farlo. La situazione non sarebbe migliorata nemmeno se avessi fatto qualcosa di inutile, di cui non avevo tenuto conto. Anzi, finirebbe solo per contaminarli.

“Fondamentalmente, ognuno deve fare le cose per il bene della propria classe. Non è così?”

“…Sì, suppongo di sì. Chiederti aiuto potrebbe essere stata una mossa scorretta da parte mia”, disse Kanzaki, sembrando riflettere su ciò che aveva chiesto prima.

Annuii con la testa in risposta.

“Avevo intenzione di trovare una risposta da solo. Ma ho pensato che se avessi potuto evitare di metterla in pratica e se ci fosse stata un’opzione più semplice a disposizione, avrei potuto scegliere quella via d’uscita”, disse Kanzaki, prima di tornare al dormitorio.

Sono sicuro che era in preda al panico perché non aveva più alcun margine di manovra nella sua classe, ma si dice anche che un topo messo alle strette morda un gatto. Sono sicuro che Kanzaki potrebbe anche ostacolarci come un formidabile avversario nell’imminente esame speciale.

Parte 1

Arrivai al Caffè del centro commerciale con un po’ di anticipo rispetto all’ora in cui avremmo dovuto incontrarci. Mentre stavo finendo di pagare il mio drink, vidi due ragazzi che normalmente non mi sarei mai aspettato di vedere insieme seduti l’uno accanto all’altro. Uno di loro era Ryūen, la stessa persona che mi aveva chiesto di venire qui oggi. E l’altro era…

“Hai detto che sarebbe arrivata un’altra persona. Quindi ti riferivi ad Ayanokōji?”, disse Katsuragi Kōhei, della 2-A.

Diresse il suo sguardo verso di me con un’espressione rigida sul volto. Non direi che Ryūen e Katsuragi fossero necessariamente come l’olio e l’acqua, ma i due non erano affatto in buoni rapporti. 

“Che tipo di incontro dovrebbe essere questo?”

“Che c’è, hai intenzione di stare in piedi mentre parliamo? Siediti”, disse Ryūen, con uno strano sorriso sul volto.

Feci come mi aveva ordinato Ryūen, sedendomi su una sedia vuota. Nell’aria c’era un’atmosfera unica, che non avevo mai sperimentato prima.

“Sapevo che c’era qualcosa di diverso in te, rispetto alla media degli studenti, ma sembra che tu abbia ancora più talenti nascosti di quanto immaginassi, Ayanokōji. Pensare che hai ottenuto un punteggio perfetto nell’esame di matematica”, si meravigliò Katsuragi, con cui non parlavo dall’inizio del secondo anno, tirando subito in ballo il mio punteggio in matematica.

“Kuku. Suvvia, Katsuragi, non ammirarlo troppo. È tutta storia antica.”

“Storia antica? Sembri rilassato anche se c’è un nemico inaspettatamente potente qui. Sei così euforico per aver sconfitto Ichinose ed essere stato promosso alla sezione B?”

“Segnatelo. Ichinose si sta autodistruggendo da sola. Non è nemmeno lontanamente nel mio radar.”

Di certo, questa accoppiata del tutto inaspettata stava già facendo inasprire l’atmosfera. La situazione era tesa.

“…E? Vorrei sapere perché mi hai chiamato qui”, disse Katsuragi.

Questo confermava che Ryūen era davvero l’istigatore di questo incontro, così aspettai insieme a Katsuragi che parlasse.

“Perché mi metti fretta? Su, rilassati un po’.”

“Non c’è modo di rilassarsi. Se la gente mi vede con te, già solo questo mi creerà dei problemi.”

Era preoccupato di essere visto dalle persone intorno a noi, quindi non era strano che esortasse Ryūen ad arrivare al punto. Anche se era la mattina di un giorno senza lezioni, sicuramente c’era più di qualche studente che ci guardava. Se gli studenti del nostro anno ci avessero visto, non avrebbero potuto nascondere il loro shock.

“Che cosa cerca la 2-A nel prossimo esame speciale?”

“Cosa cerca? La stessa cosa che cercano tutti, sicuramente.”

“Cercherete di accaparrarvi da soli tutti i Punti Classe? O di fare qualcos’altro? Questa è la domanda. Da quello che posso dire dall’OAA, avete formato gruppi per lo più con la 2-C. Ma sembra che Kitō sia da solo. Inoltre, Ichinose, Shibata e Sakayanagi insieme mi puzzano, da qualunque punto di vista li si guardi. Lavorate insieme?”

Anch’io ero curioso di saperlo. Oltre al gruppo di tre di cui Ryūen aveva parlato, Hashimoto e Kamuro della 2-A avevano formato un gruppo con uno dei migliori e più brillanti studenti della 2-C, Ninomiya. Inoltre, c’era il fatto che la carta ‘Uno in Più’, che originariamente aveva Amikura, ora era nelle mani di Hashimoto della 2-A. Non potevo pensare che fosse solo una coincidenza.

“Sei libero di interpretare la situazione come vuoi, ma non posso confermare nulla.”

“Non voglio queste stronzate diplomatiche. Dammi delle risposte sincere.”

“In questo caso, ti darò una risposta facile da capire: non ho intenzione di dirti nulla.”

Anche se Katsuragi e Sakayanagi si erano opposti, lui dimostrò naturalmente che non avrebbe mai condiviso informazioni riservate sulla sua classe con Ryūen, un nemico.

“Solo durante il giorno in cui inizierà l’esame saprai come Sakayanagi intende combattere questa battaglia. Nessuno saprà nulla della sua strategia finché non sarà lei stessa a dirlo. Se proprio vuoi saperlo, dovrai chiederlo direttamente a lei”, aggiunse.

“Oh, quindi non lo sai solo perché non si fida di te, eh?”

“Potrebbe essere così.”

Come aveva detto lo stesso Ryūen, le informazioni non arrivavano necessariamente a Katsuragi. Prima aveva detto che Katsuragi e Sakayanagi erano agli antipodi, ma in realtà Katsuragi era l’unica persona della 2-A che non faceva parte della fazione di Sakayanagi. Questo fatto era talmente noto che non avevo nemmeno bisogno di controllare.

In ogni caso, tutta questa conversazione finora non era stata altro che l’atto di apertura.

“Come sono caduti i potenti, eh, Katsuragi? L’anno scorso eri un degno compagno di giochi. Ma ora sei solo l’ombra di quello che eri. Sei uguale al resto della spazzatura. Immagino che questa sia la fine per qualcuno la cui fazione ha perso, eh?”

“Se non ricordo male, anche tu ti sei fatto fregare da Ishizaki una volta.”

“Non vuoi tornare di nuovo in cima? Voglio dire, quel tizio che ti tratteneva, Totsuka, ora non c’è più, giusto?”

Improvvisamente, Katsuragi sbatté il pugno destro sul tavolo. Yahiko aveva idolatrato Katsuragi. Quando Ryūen fece il suo nome, Katsuragi, che fino a quel momento era rimasto calmo, lasciò trasparire la sua rabbia.

“Se il tuo obiettivo era farmi arrabbiare, allora ci sei riuscito, Ryūen. Sei soddisfatto?”

“Cosa, non riesci ancora a far uscire quelle emozioni? Sono un po’ sollevato.”

Batté le mani tre volte, regalando a Katsuragi un applauso beffardo. Poi continuò.

“Non credi che sarebbe una svolta interessante se riuscissimo a far espellere Sakayanagi al prossimo esame speciale?”

“…Cosa?” chiese Katsuragi.

“Se lei non c’è più, la 2-A si troverà senza un leader, ovviamente. Se ciò accadrà, potrai sostituirla tu.”

“Non so cosa stai tramando, ma è impossibile. Supponiamo che anche se riuscissi a sconfiggerla sull’isola in qualche modo, lei ha un’ampia quantità di Punti Privati, sufficienti per salvarsi. E per di più, se la situazione lo richiedesse, potrebbe usare comunque il suo Punto Protezione.”

Far espellere Sakayanagi sarebbe stato un compito estremamente arduo, considerando che aveva fondi e un Punto Protezione.

“Sì, è vero che se vogliamo farla espellere, dobbiamo colpirla almeno due volte. Beh, comunque sto scherzando sulla storia dell’esame dell’isola. Era uno scherzo. Sopravvivere sull’isola significa farsi strada con le proprie forze, non abbattere i nemici.”

Mi accorsi che stava iniziando ad avvicinarsi al motivo principale per cui aveva organizzato l’incontro, un po’ alla volta.

“I premi per il primo e il terzo posto mi darebbero abbastanza punti per raggiungere la sezione A, ma le regole sono un po’ complicate. Così ho pensato di fare qualcosa per risolvere il problema in anticipo.”

“Ed è per questo che hai chiamato me e Ayanokōji qui?”

“Hai capito bene.”

Qualunque fosse la strategia, Katsuragi non avrebbe accettato facilmente di assecondarla. Anche se ero certo che avesse dei sentimenti forti nei confronti di Sakayanagi, farsela nemica significherebbe essenzialmente sfidare la 2-A, di cui faceva ancora parte. Forse sarebbe stata una storia diversa se questo fosse accaduto all’inizio, quando Katsuragi e Sakayanagi si contendevano la supremazia nella loro classe, ma fare una cosa del genere in questo momento lo avrebbe solo danneggiato.

“Tuttavia, sono piuttosto curioso di sapere perché Ichinose si sia alleata con lei. Sakayanagi è riuscita a conquistarla con le sue chiacchiere? Oppure fare squadra con una perdente incompetente come Ichinose era l’unica cosa che Sakayanagi poteva pensare? Che ne pensi?”

“Non ho modo di saperlo e non sono affari miei. E poi, se Sakayanagi sentisse quello che hai appena detto, sono sicuro che te lo rinfaccerebbe. Dopotutto, non ci sono molte persone disposte a lavorare con te. Sei un tipo problematico”, disse Katsuragi, rispondendo in un modo che non mostrava antagonismo nei confronti di Sakayanagi, ma piuttosto come un suo alleato.

“Beh, in questo caso, direi che tutti qui sono ‘tipi problematici’.”

Tutti e tre stavamo semplicemente agendo da soli in questo momento. Nessuno di noi aveva fatto gruppo con nessuno. Tuttavia, perché Ryūen avrebbe dovuto cercare deliberatamente di attaccare Katsuragi? Per quanto Ryūen cercasse di fomentare i suoi sentimenti di ostilità nei confronti di Sakayanagi, era ovvio da come stavano andando le cose che Katsuragi non l’avrebbe tradita così facilmente. O forse… Ryūen lo stava facendo per confermare una volta per tutte che Katsuragi non avrebbe venduto Sakayanagi? Solo per essere sicuro?

“Va bene, Katsuragi. Sai, il modo in cui sei così inutilmente onesto non è male.”

“Non otterrai nulla cercando di agitarmi, Ryūen.”

A questo punto, Ryūen deve essersi finalmente deciso a mettersi al lavoro, perché si aggiustò sulla sedia, sprofondando all’indietro.

“Una delle cose più importanti di questo esame speciale è che i nostri punti classe non vengano sottratti da nessun altro. Non spero proprio che i ragazzi del primo o del terzo anno si riempiano le tasche con i nostri punti. Sarebbe uno schifo. Quindi, per assicurarmi che ciò non accada, penso di dover avere almeno qualche alleato, giusto? Un numero minimo di alleati. Perché non si avrebbe abbastanza potere per vincere tutto da soli, con quello che si ha nella propria classe.”

Ci aveva contattato per farci una proposta in un momento in cui tutti avevano quasi finito di formare i gruppi.

“Se venissi trascinato in un gruppo con alcune mezze seghe della mia classe, beh, diciamo che preferirei combattere da solo. Sarebbe meglio così. Ma se riuscissi a coinvolgere qualche talento esterno alla mia classe, allora sarebbe un’altra storia.”

Sfoggiò un sorriso inquietante e fissò Katsuragi.

“Non posso credere a quello che sto sentendo. Stai davvero dicendo che vuoi che lavori con te?”

“Non solo tu. Anche il tizio che si è appostato laggiù mentre ascoltava la nostra conversazione. Ayanokōji.”

Il suo sguardo cadde ora nella mia direzione.

“…Anche io?”

“Non ti chiamerei qui senza motivo, no?”

Avevo ritenuto improbabile che una cosa del genere potesse accadere. Sinceramente non mi sarei mai aspettato che mi chiedesse di lavorare con lui.

“Mi rifiuto. Anche se la 2-A riceverà una parte della ricompensa, non ho intenzione di lavorare con una persona come te.”

“Beh, questa è una decisione piuttosto affrettata. Non hai intenzione di ascoltare tutto quello che ho da dire?”

“Non ce n’è bisogno. Ma… perché hai chiesto ad Ayanokōji di venire? Vorrei sapere il motivo.”

“Perché?”

“È stato sorprendente che abbia ottenuto un punteggio perfetto nella sezione di matematica nell’esame speciale che abbiamo sostenuto alla fine di aprile. È certamente vero che possiede notevoli capacità, lo riconosco. Tuttavia, puoi davvero dire che è necessario per la vostra vittoria?”

Sebbene Katsuragi si fosse immediatamente rifiutato di collaborare con Ryūen, sembrava nutrire qualche dubbio sulla sua strategia. Sembrava che non fosse convinto della sua efficacia, visto che aveva formulato qualcosa pensando a me.

“Che c’è, pensi che io abbia escogitato una specie di piano fallimentare o qualcosa del genere?”

“Sì, è così. Coinvolgendo Ayanokōji, significa dividere i premi in punti classe in tre. Se hai intenzione di invitare me, qualcuno della 2-A, potresti dire che sarebbe più saggio includere Kitō nel gruppo. Se è assolutamente necessario includere persone di tre classi diverse, Kanzaki della 2-C è ancora da solo. Direi che ha possibilità migliori rispetto ad Ayanokōji, come minimo.”

Proponeva a Ryūen i candidati adatti da prendere in considerazione, quasi come se fosse un consigliere.

“Immagino che chi non lo sa non possa capire. Figuriamoci. Ma sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Non è vero, Ayanokōji?”

“Non capisco cosa intendi.”

Scrollai le spalle per esprimere che non capivo il motivo per cui ero stato invitato qui, facendo eco al sentimento di Katsuragi.

“Amico, dai. La tua recitazione fa schifo. Piantala. Dopotutto, sei tu quello che mi ha picchiato e messo a tacere quella volta”, disse Ryūen, senza curarsi di ciò che mi conveniva in questa situazione.

Anche se quello che aveva appena detto poteva essere preso come uno scherzo, Katsuragi non si sarebbe fermato a una conclusione così semplice.

“Messo a tacere? …È vero?” chiese, voltandosi verso di me e poi di nuovo verso Ryūen, cercando di confermare quale fosse la verità della questione.

“Sì, mi ha dato un sacco di botte. Avevo persino deciso di lasciare la scuola, grazie a questo.”

Ora che Katsuragi aveva sentito tutto questo, probabilmente stava iniziando a collegare i puntini nella sua mente, a collegare questo fatto ad altre cose di cui era a conoscenza. Se avesse collegato ciò che aveva appena sentito al fatto che Ryūen era scomparso dal palcoscenico per un certo periodo, allora sarebbe stato facile per lui immaginare che fosse vero.

“Ammettilo, Ayanokōji. Anche se continui a cercare di nasconderlo a Katsuragi, continuerò a parlarne comunque.”

Era quasi come se volesse minacciarmi spifferando tutte queste informazioni inutili proprio ora.

“Se lo ammetto, pensi che collaborerò con te?”

“Beh, credo che non sarebbe così facile. Come con Katsuragi qui.”

Katsuragi, dopo aver ascoltato il botta e risposta tra me e Ryūen, tirò un sospiro.

“Non mi convince ancora quello che hai appena detto. Non posso credere che Ayanokōji ti abbia sconfitto. Inoltre, ho già detto che se le tre classi lavoreranno insieme, anche se ottenessimo il primo posto, significherebbe che otterremo solo 100 punti classe ciascuno. Non riuscirete affatto a colmare il divario tra voi e il vostro attuale obiettivo, la sezione A.”

Katsuragi aveva forti dubbi sul significato dell’esistenza di questo particolare gruppo.

“Oh sì, me ne ero completamente dimenticato. Amico, sei decisamente qualificato per essere un consigliere”, disse Ryūen con un sorriso, spostando di nuovo lo sguardo su Katsuragi.

Anche in questa situazione, Ryūen non si era arreso. Continuava a comportarsi come un pazzo e a fare confusione.

“Capisco… Beh, mi chiedevo perché mai avessi avanzato una proposta così inefficiente, suggerendo che tre classi si coalizzassero, e avessi fatto un’affermazione così stravagante sul fatto di essere stato sconfitto da Ayanokōji. Ma sembra che tu non abbia mai avuto intenzione di discutere seriamente.”

Si alzò dalla sedia, chiaramente intenzionato ad andarsene ora che si era reso conto che Ryūen aveva fatto lo scemo durante tutta la conversazione.

“Una discussione seria, eh? Dai, sapevi che sarebbe andata così fin dall’inizio. Ma sei venuto lo stesso. Che c’è, ti hanno chiesto di spiarmi per la 2-A o qualcosa del genere?” 

Katsuragi aveva risposto all’invito di Ryūen, che avrebbe potuto ignorare. Sicuramente ci sarà stato un motivo per cui l’ha fatto.

“Sei un uomo morto e stai cercando una possibilità di tornare in vita. Non è così?”

Totsuka Yahiko, una persona molto fedele a Katsuragi, era stata espulsa grazie a Sakayanagi. Ryūen cercava di capire se Katsuragi l’avesse davvero perdonata per l’accaduto.

“Che io lo sia o meno, questo non ha assolutamente nulla a che fare con te.”

“In ogni caso, sei venuto fin qui. Ascolta tutto quello che ho da dire.”

“A prescindere da quello che dici, non ho intenzione di lavorare con te in nessun modo. È vero che ho un rapporto un po’ conflittuale con Sakayanagi, ma non voglio causare problemi ai miei compagni di classe. Non potrei mai fare una cosa del genere”, disse Katsuragi. 

Ryūen ricominciò ad applaudirlo, divertito da ciò che aveva sentito. Sembrava che non lo facesse per prenderlo in giro, ma piuttosto che stesse aspettando che Katsuragi dicesse qualcosa del genere.

“Non vuoi creare problemi alla tua classe, eh? Ti sei dimenticato del fatto che dall’esame dell’isola dell’anno scorso, voi della 2-A vi siete impegnati a inviarmi ogni mese grandi somme di punti, come parte del nostro contratto?”

Katsuragi, ancora in piedi, diresse nuovamente lo sguardo verso Ryūen.

“È un contratto equo. Abbiamo ricevuto 200 punti dalla vostra classe. La 2-A sta semplicemente ripagando il nostro prestito, niente di più. Tutto ciò che ho fatto è stato per aiutare la 2-A a stabilire una posizione di comando. È stato utile, a questo scopo.”

“Sì, certo, è vero. Se si guardano solo i numeri. Ma i membri della tua classe non stanno subendo un danno psicologico ogni mese? Sono sicuro che si chiedono: ‘Perché dobbiamo condividere i nostri Punti Privati?’ Giusto?”

Le persone sono creature sorprendentemente avide. Anche quando le cose andavano esattamente come avevamo previsto, iniziavamo a sentirci insoddisfatti. Mese dopo mese, Ryūen continuò a dissanguarli, spremendo dalla loro classe un numero di punti pari a 20.000 per persona. Anche se ora non c’era più una persona della 2-A, questo significava ancora un totale di 780.000 punti per l’intera classe.

Ciò significa che l’equivalente di 9,36 milioni di punti all’anno finiva direttamente nelle tasche di Ryūen. Se quella cifra fosse andata a qualcuno di cui la 2-A era amica, sarebbe stato meglio. Ma immagino che non sia affatto bello sostenere finanziariamente un leader nemico che si oppone alla 2-A. Inoltre, la persona che ha firmato il contratto non è Sakayanagi, la leader della classe, ma Katsuragi, che si è ritirato nell’ombra.

“Immagino che tu debba sentirti piuttosto a disagio. Avere quel debito che incombe su di te e non poterti vendicare.”

“E… e allora?” Gridò Katsuragi, ancora una volta in preda all’ira.

Lanciò a Ryūen un’occhiata come se stesse per strozzarlo. Ryūen guardò negli occhi Katsuragi e, dopo aver dato l’impressione di essere sicuro di qualcosa, parlò di nuovo.

“Vieni in 2-B, Katsuragi.”

Ryūen fece un invito piuttosto audace. Katsuragi doveva essersi soffermato a pensare, perché si fermò per un attimo, come se avesse quasi dimenticato la rabbia che provava.

“Che farsa. Credi che andrò in 2-B?”

“Ti darò i soldi che ti servono, naturalmente.”

“Anche se hai il numero di punti necessari per una cosa del genere, perché mai dovrei andare in 2-B? Pensi che butterei via volentieri il mio status di sezione A?”

“Rovescerò Sakayanagi in un futuro non troppo lontano. Quando lo farò, la sua classe cadrà. Ciò significa che far parte dell’attuale sezione A non avrà più valore. Giusto?”

Se Sakayanagi, la leader della classe, non ci fosse più, sarebbe certamente più difficile per la sua classe continuare a combattere in prima linea.

“Quanti punti hai con te?”, chiese Ryūen.

“…Circa 1,8 milioni.”

“Accidenti, sono un bel po’ di punti quelli che hai. Beh, anche se sei morto e in decomposizione, immagino che tu sia ancora di sezione A, eh?”

Tuttavia, quello che Katsuragi aveva a disposizione era ben lontano dai 20 milioni. Anche con i soldi che la scuola depositava ogni mese sul suo conto e con quelli che riceveva dalla 2-A, il conto di Ryūen poteva crescere solo di poco: appena 800.000 al mese. Se Katsuragi chiedesse a Ryūen se ha, per esempio, 10 milioni di punti su di lui, sono sicuro che la discussione si metterebbe in uno stato precario. Ryūen, sapendo che molto probabilmente sarebbe stato respinto, tirò fuori un foglio di carta e lo posò sul tavolo.

“Ti ricordi di aver visto questo? È il contratto che hai firmato l’anno scorso.”

“…Sì, lo so.”

“Dopo aver negoziato con Sakayanagi, ho deciso di liberarvi dal contratto per 5 milioni.”

Anche se si trattava di un numero considerevole di punti, se si calcolava semplicemente la somma che gli sarebbe stata pagata fino al diploma con il contratto in vigore, si arrivava a circa 10 milioni di punti. Inoltre, il peso psicologico di dover consegnare continuamente punti a Ryūen sarebbe venuto meno. Comunque la si consideri, la proposta di Sakayanagi andava a vantaggio di Ryūen.

Naturalmente, se Sakayanagi avesse visto che Ryūen era disposto a rescindere il contratto per un gran numero di Punti Privati tutti in una volta, probabilmente avrebbe potuto prevedere cosa Ryūen avrebbe fatto con quei punti. Considerando l’oggetto dell’imminente prova, quei punti sarebbero stati essenziali per formare i gruppi migliori o per acquistare le carte più potenti. Tuttavia, anche se Sakayanagi conosceva i rischi, si potrebbe dire che aveva appena accettato una proposta che avrebbe dato a Ryūen un vantaggio schiacciante.

Tuttavia, se fossi stato al posto di Sakayanagi, avrei accettato anch’io la proposta di Ryūen.

“Non le hai detto che avresti usato questi punti per farmi uscire dalla 2-A?”

“Pensi davvero che avrebbe accettato la mia offerta se glielo avessi detto?”

“…Beh, considerando chi è Sakayanagi, molto probabilmente lo farebbe.”

Riconosceva che non era possibile che Sakayanagi rifiutasse una proposta che poteva solo giovarle.

“Non vedrai mai più un’occasione come questa, Katsuragi.”

Questa era la storia di come il contratto che aveva vincolato Katsuragi fosse stato reso nullo ed evitato, e di come quel denaro fosse stato a sua volta usato per comprare Katsuragi. In altre parole, Ryūen aveva pagato una somma considerevole, 20 milioni, per comprare la persona chiamata Katsuragi Kōhei. Questo significava anche che ora Katsuragi avrebbe potuto affrontare apertamente Sakayanagi.

“Perché… perché ti sei spinto così lontano per uno come me?”

“Kuku. Wow, hai un’opinione piuttosto bassa di te stesso, eh, Katsuragi? Beh, di sicuro il tuo prezzo non è basso, questo è certo.”

Alla fine, tutto ciò che Ryūen voleva fare era sconfiggere la 2-A. Supponendo che anche se fosse riuscito a sconfiggere Sakayanagi e a farla espellere, se Katsuragi fosse rimasto nella 2-A, non sarebbe stata una svolta favorevole per Ryūen. Se Katsuragi, che dava grande priorità alla difesa, avesse ripreso il comando della classe, non ci sarebbe stato modo di evitare che la 2-A si trasformasse in una fortezza quasi impenetrabile.

Tuttavia, se Katsuragi fosse stato messo fuori gioco per primo e Sakayanagi fosse stata sconfitta in seguito, la 2-A sarebbe crollata tutta in una volta. Probabilmente è per questo che Ryūen era disposto a non badare a spese per assicurarsi che ciò accadesse. Ryūen doveva anche aver apprezzato pienamente l’importante livello di abilità di Katsuragi come individuo. La sua abilità complessiva era piuttosto elevata nell’OAA e se Katsuragi si fosse unito alla 2-B in questo momento, sarebbe stato il migliore della classe.

“Ci sono i 5 milioni per l’annullamento del contratto, più quello che hai in mano. Il resto dei punti che ci servono per portarti dalla nostra parte è già stato raccolto dal resto della classe. Ho costretto la mia gente alla povertà per portarti dalla nostra parte.”

Se 39 persone risparmiassero i loro punti, solo tra maggio e luglio accumulerebbero quasi 6 milioni e mezzo di Punti Privati. Dopodiché, basterebbe raccogliere il resto, che sarebbe meno di 200.000 a persona. Certo, i fondi della 2-B sarebbero stati temporaneamente esauriti, ma non era affatto un prezzo alto da pagare se si riusciva a strappare uno degli studenti migliori.

Ryūen tirò fuori un altro foglio di carta: un contratto che aveva preparato in anticipo. Su quel foglio c’erano delle righe che descrivevano un accordo in base al quale Ryūen avrebbe usato il denaro fornito per far trasferire Katsuragi alla 2-B.

“Sbrigati a firmare. Ci sono diverse condizioni per usare i 20 milioni per far cambiare classe a qualcuno, sai. Nessuno può obbligare una persona a cambiare classe o altro. La persona deve dichiarare di cambiare classe volontariamente e di usare i propri fondi.”

Il contratto aveva lo scopo di impedire a Katsuragi di prendere i punti e scappare dopo aver ricevuto l’ingente somma, o di usarla per altri scopi. Se Katsuragi avesse preso i punti e avesse speso la somma per quello che voleva, sono sicuro che la scuola lo avrebbe sospettato di frode. In altre parole, lo scopo di questo contratto non era quello di impedire a Katsuragi di fare qualcosa di disonesto. Era un contratto per impedirgli di cambiare idea.

“Sembra che tu faccia sul serio.”

“Ehi, buone notizie per te, eh, Katsuragi? È proprio perché sei stato da solo fino ad oggi che ho voluto invitarti.”

Se Katsuragi si fosse unito a qualcuno, questo non sarebbe successo.

“Questo è il tuo destino. Accettalo.”

Dopo aver sostato per un po’ in completo silenzio, Katsuragi si sedette di nuovo sulla sedia, quasi come se si fosse rassegnato a questa svolta degli eventi. Ryūen era riuscito splendidamente a far emergere il desiderio di vendetta di Katsuragi, che teneva nascosto nel profondo, e a portare Katsuragi nella sua squadra. Ora Katsuragi era stato portato sotto la bandiera di Ryūen. Una cosa è certa: questo era sicuramente un grande vantaggio per la classe di Ryūen. Il divario tra la sua classe e la 2-A si stava decisamente riducendo. Katsuragi firmò lentamente il contratto.

“Non mi dispiace che mi porti nella tua classe, ma cosa vuoi esattamente? Non ti dispiace se esprimo la mia sincera opinione sulle questioni?”

“Fai quello che vuoi. Sono sicuro che le tue opinioni da testa dura potrebbero essere utili ogni tanto”, disse Ryūen, dopo aver ricevuto il contratto firmato da Katsuragi.

Si era così creato un precedente. Un individuo si era trasferito da una classe all’altra, cosa che non era mai successa prima in questa scuola. E per di più, questa persona non si stava trasferendo nella sezione A, ma nella sezione B. Si potrebbe dire che il fatto che queste due cose si siano sovrapposte in questo caso è stato il risultato di una coincidenza. Ryūen aveva una forza tale da poter raccogliere il numero necessario di Punti Privati semplicemente comandando i suoi compagni di classe, poiché aveva un controllo totale su di loro. E poi c’era il fatto che la persona che stava invitando, Katsuragi, era stata isolata nella 2-A, si sentiva insoddisfatta dell’attuale leader e covava un desiderio di vendetta.

Se c’era un motivo di preoccupazione per loro, era il fatto che tutti gli studenti della 2-B avrebbero dovuto lottare per la vita nell’imminente esame dell’isola. Solo pochi studenti della 2-B potevano permettersi di pagare la penale.

“A proposito, Ayanokōji, cosa stai facendo?”, chiese Ryūen con sospetto, guardandomi mentre versavo un po’ d’acqua nel quinto di caffè rimasto nella tazza.

“Eh? Oh, beh, mi stavo chiedendo che sapore avrebbe il caffè se lo diluissi di circa tre o quattro volte.”

Dopo che ho risposto onestamente alla sua domanda, Ryūen e Katsuragi mi guardarono ancora più perplessi di prima.

“…Sei un tipo strano, Ayanokōji”, disse Katsuragi.

Un commento un po’ duro. Sembrava un po’ spaventato.

“Allora, cosa hai intenzione di fare con Ayanokōji? Dopotutto, hai chiesto anche a lui di partecipare a questa discussione. Se includi nel gruppo uno studente della 2-D, significa che divideremo la ricompensa in due parti.”

“Nessuno ha parlato di invitarlo in un gruppo.”

“In questo caso, cosa speri di ottenere da lui?”

“La carta ‘Prova’ che ha ricevuto”, disse Ryūen, menzionando il nome della carta che avevo ricevuto io. Si girò verso di me. “Vendimela”.

Mi ero chiesto in cosa avesse bisogno del mio aiuto. Quindi si trattava di questo.

“Considerando che hai appena pagato un sacco di punti per portare Katsuragi nella tua classe, immagino che i tuoi fondi debbano essere piuttosto bassi in questo momento. Puoi ottenere abbastanza punti per pagarla?”

“Posso mettere insieme circa 500.000 punti. Dovrebbe essere sufficiente, no?”

Questa sembrava essere la mia unica possibilità di sbarazzarmi della carta ‘Prova’. Non era certo la transazione più redditizia, ma almeno potevo ottenere qualche punto per Kei.

“Ho una condizione. Chiedi allo studente della tua classe che ha la carta ‘Metà Prezzo’ di scambiarla con la carta ‘Passaggio Gratis’ che ha uno degli studenti della mia classe. Se accetti questa condizione, sono disposto a vendertela.”

Anche se Kei non fosse riuscita a entrare in un gruppo di sei persone sull’isola e anche se fosse stata colpita da una penalità, avrebbe potuto salvarsi e pagare il milione di punti se avesse usato la carta ‘Metà Prezzo’. La possibilità di garantire la propria sicurezza era un punto critico.

“Kuku, va bene, allora è deciso. Carta ‘Metà Prezzo’, eh? Beh, è proprio perfetto. Non è vero, Katsuragi?”

“Non avrò comunque molti punti a disposizione. Non ha senso che io mi aggrappi alla carta ‘Metà Prezzo’.”

A quanto pare, a Katsuragi era stata data la carta ‘Metà Prezzo’. Se Ryūen si fosse piazzato al primo posto mantenendo la carta ‘Prova’, avrebbe potuto ottenere 450 punti classe in un colpo solo. Il traguardo dei 1.000 punti classe era in vista per la 2-B.

Parte 2

Era ormai il 16 luglio. Il tempo che ci era stato concesso per creare i gruppi stava per scadere. Quella mattina, mentre mi preparavo per la giornata, ricevetti una telefonata. Era di Ishizaki.

“Ehi, Ayanokōji. Buongiorno.”

“È piuttosto insolito che io riceva una vera e propria telefonata da te.”

“Ehi, sai che abbiamo quasi finito il tempo per fare i gruppi? Volevo parlarne un po’ con te.”

“Si tratta di Nishino? Sembra che da ieri non abbia ancora fatto coppia con nessuno.”

Tuttavia, non avevo ancora controllato l’app OAA questa mattina, quindi pensai che fosse possibile che la situazione fosse cambiata.

“Alla fine non siamo riusciti a trovare nessuno che facesse coppia con lei nella nostra stessa classe. Così abbiamo chiesto aiuto a Ichinose. In questo modo, abbiamo messo Tsube della 2-C in coppia con Nishino.”

Tsube Hitomi della 2-C, eh? Era una studentessa eccezionalmente capace, con voti pari o superiori a B sia in ambito accademico che fisico. Sarebbe stata una buona risorsa.

“Sono felice di sentirlo.”

“Sì, amico. Ora quasi tutti sono in gruppo, con almeno due o più persone, ma…”

C’era uno studente della 2-B che non si era ancora unito a un gruppo.

“Immagino che si tratti di Ibuki.”

“Sì. È ancora da sola. Mi chiedevo se c’è qualcuno che vuole collaborare con lei.”

“È rischioso cercare di affrontare questo esame da soli. Posso capire che tu senta il bisogno di fare qualcosa.”

Da come Ishizaki parlava al telefono, si capiva che aveva provato e fallito nel convincerla a fare coppia con qualcuno, più volte.

“Dammi un po’ di tempo. Potrei avere un’idea.”

“Davvero? Comunque, scusa se ti ho disturbato così presto.”

Dissi a Ishizaki che l’avrei richiamato più tardi e riattaccai. Poi decisi di mettermi in contatto con qualcuno che pensavo potesse fare coppia con Ibuki. Fortunatamente quella persona non aveva ancora lasciato il dormitorio, così decidemmo di incontrarci nell’atrio. Dopo aver preso l’ascensore e aver raggiunto l’atrio, notai che Horikita arrivò poco dopo, scendendo dall’ascensore successivo. Horikita era una delle poche studentesse che non aveva ancora dato segno di voler fare squadra con qualcuno. Era la persona che avevo deciso di incontrare.

“Cosa pensi di fare con il tuo gruppo?”

“Ormai è troppo tardi per fare qualcosa. Non ho intenzione di fare nulla. Non ho alcuna intenzione di provare a farne uno adesso. Dato che il numero massimo di persone che possono far parte di un gruppo è sei, non è una cattiva idea provare a fare da sola.”

“Capisco che lo stai facendo per poter giocare d’anticipo e adattarti a ogni situazione che potrebbe presentarsi, ma nell’improbabile caso che tu ti ammali o ti faccia male, verrai squalificata. Verrai espulsa perché non potrai pagare la pesante pena.”

Sapevo che non c’era bisogno di uscire allo scoperto e avvertirla di tutto questo, ma comunque…

“Penso che sia necessario essere pronti ad assumersi questo livello di rischio. Non è forse lo stesso motivo per cui anche tu non sei attualmente raggruppato con nessuno?”

“Però, i rischi che sto correndo sono diversi dai tuoi.”

“Qual è la differenza?”

“Ti sei ammalata durante l’esame dell’isola l’anno scorso.”

“Non posso credere che tu stia tirando fuori qualcosa che è successo un anno fa. Tutti si ammalano a volte.”

“È vero. Ma anche in inverno sei stata a letto con la febbre per un po’. Sono due volte in un anno.”

“D’accordo, ma anche se l’anno scorso non hai mai saltato nessun giorno, come puoi sapere con certezza che non ti ammalerai?”

“Quando si tratta di prendermi cura di me stesso, sono sicuro di potermela cavare meglio di te.”

Quando presentai il fatto che avevo una frequenza perfetta, Horikita non poté che essere d’accordo.

“Va bene. Sì, è vero che in fatto di autogestione sei più bravo di me. Lo ammetto. Ma anche se questo, secondo te, è un motivo di preoccupazione, io…”

Horikita mi guardò negli occhi e calmò il suo tono, che si era fatto un po’ acceso.

“Se hai capito, allora va bene. Non avevo comunque intenzione di oppormi al tuo piano fin dall’inizio.”

Doveva assicurarsi di prendersi cura di se stessa. Finché ne era consapevole, andava bene.

“Ma comunque non cambia il fatto che è pericoloso agire da soli.”

“Lo so.”

“Ci sono solo tre persone nella nostra classe che non si sono ancora unite in un gruppo: tu, io e Kōenji. Tutti gli altri sono in un gruppo di almeno due persone. Se possibile, dovresti formare un gruppo di due persone per avere una certa sicurezza.”

“Come hai detto tu, le uniche persone della nostra classe oltre a me siete tu e Kōenji. Ciò significa che non c’è modo di formare un gruppo.”

“Solo se stai cercando di collaborare con noi, persone della tua classe.”

“Sono rimaste delle ragazze che non hanno formato un gruppo?”

“Me ne viene in mente una.”

“E chi è?”

“Ibuki, della 2-B. Non hai dato un’occhiata all’app OAA?”

“A pensarci bene, l’ultima volta che ho controllato era ancora sola, suppongo.”

“Mi ha chiamato Ishizaki. Sembrava piuttosto preoccupato per il fatto che Ibuki non ha fatto coppia con nessuno. Che ne dici di lavorare insieme a lei per questo esame speciale?”

“Io e Ibuki-san?”

“Con un gruppo di due ragazze, potete unirvi a con un altro gruppo più tardi. Che ne dici di ascoltare almeno quello che ha da dire Ibuki?”

“Beh, è vero che avere una qualche forma di assicurazione sarebbe meglio, suppongo… Va bene. Andiamo a sentirla allora.”

Forse perché Horikita sentiva di non poter ignorare completamente l’offerta, ma accettò almeno di incontrare Ibuki. Contattai Ishizaki e gli chiesi di trovare un po’ di tempo per noi durante la pausa pranzo di oggi.

Parte 3

Durante la pausa pranzo, portai Horikita nel luogo in cui avremmo dovuto incontrare Ishizaki.

“Ehi, Ayanokōji! Da questa parte!”, gridò, praticamente saltando su e giù mentre mi salutava dopo avermi visto da lontano.

Accanto a lui c’era Ibuki, con le braccia incrociate e l’aria molto contrariata mentre ci guardava.

“Era d’accordo?”

“Dall’espressione del suo viso, non ne sono così sicuro.”

Ibuki sembrava di cattivo umore anche se dovevamo parlare della possibilità di trovarle un gruppo. Immagino di dover supporre che Ishizaki l’abbia portata qui senza darle una spiegazione dettagliata di ciò che stava accadendo.

“Sbrigati, amico, vieni qui!” gridò Ishizaki, saltando su e giù eccitato.

“Sembra che tu sia piuttosto amico di lui”, disse Horikita, sembrando un po’ spaventata dall’atteggiamento di Ishizaki.

“È un bravo ragazzo.”

“Comunque, non voglio avvicinarmi troppo a lui.”

Ishizaki era simile a Sudō nel senso che erano ragazzi passionali e dalla testa calda, ma Ishizaki era anche diverso a modo suo.

“Che diavolo sta succedendo? Perché Ayanokōji e Horikita sono qui?”

Quindi, Ishizaki non le aveva detto nulla, eh? Io e Horikita ci scambiammo uno sguardo. Sembrava che lasciare che fosse Ishizaki a parlare qui potesse portare a dei problemi.

“In realtà, c’è qualcosa di cui volevamo discutere, così abbiamo chiesto a Ishizaki di mettersi in contatto con te, Ibuki”, dissi, iniziando a spiegare la nostra situazione, dato che pensavo che non avessimo davvero altra scelta. 

“E?”

“Hai intenzione di affrontare questo imminente esame speciale da sola?”

“È una mia scelta”, disse Ibuki in modo categorico, come se volesse dire che non aveva senso parlarne.

“Te l’ho già detto un sacco di volte, è meglio avere un gruppo”, disse Ishizaki.

“Non ho bisogno di un gruppo.”

“Beh, ok, dici che non hai bisogno di un gruppo, ma la verità è che non c’è nessuno che voglia farlo con te.”

Ishizaki fece dei commenti inutili. Stava cercando di aiutare? O voleva solo mettere i bastoni tra le ruote? Gli lanciai un’occhiata, cercando di dirgli con gli occhi di stare zitto.

“Eh? Che succede, Ayanokōji?”

Ma… a quanto pare Ishizaki non recepì il messaggio, perché rispose ponendomi una domanda.

“Niente. A proposito, Horikita è nella stessa barca. Neanche lei ha trovato un gruppo, Ibuki”, dissi, voltandomi verso Ibuki.

“Allora?”

“Se non fai un gruppo per il prossimo esame, sarai molto svantaggiata. Anche se non formate un gruppo di tre, se fate almeno un gruppo di due persone, nella peggiore delle ipotesi che uno di voi venga eliminata, l’altra può continuare ad andare avanti.”

Questo dovrebbe essere sufficiente a farle capire cosa stavo cercando di ottenere.

“E non ci resta molto tempo per fare gruppi”, aggiunsi.

“E allora? Stai dicendo che vuoi che faccia coppia con Horikita?”

“Beh, sì, il succo è quello.”

“Eh? Chi ti credi di essere per chiedermi di fare coppia con lei?”

“Beh, le sue capacità fisiche non sono da buttare… Ma a parte questo, c’è una lunga lista di problemi”, disse Horikita.

“Ehi! Come ti viene in mente di pensare di poter dire anche a me quello che vuoi?”

Ibuki si diresse sgarbatamente verso di noi, colmando la distanza che ci separava. Poi si voltò a guardare Ishizaki, che era rimasto in piedi dietro di lei con un’espressione spensierata.

“E tu! Vuoi che io e Horikita facciamo parte di un gruppo e quindi hai cercato di organizzarlo? Hai chiesto loro aiuto?”

“Beh, non sapevo che sarebbe stato con Horikita o altro, ma non è una buona cosa? Cioè avere un gruppo.”

“Odio assolutamente quel tipo, ma odio ancora di più Horikita.”

Immagino che con ‘quel tipo’ si riferisse a me. Ibuki puntava il dito in modo piuttosto educato proprio contro di me.

“Wow, Ayanokōji-kun. Sembra che ti odi parecchio.”

“E non lo sapevo nemmeno, eh. Ma sembra che ti odi ancora più di me.”

“Che onore.”

Il fatto che io e Horikita stessimo bisbigliando tra di noi doveva averla turbata, perché non cercò nemmeno di nascondere quanto fosse irritata.

“Non so se Horikita ti abbia chiesto di farlo, o qualunque sia il motivo, ma io non farò mai coppia con lei!”, gridò Ibuki, rifiutando categoricamente l’idea.

Sembrava che Horikita non le piacesse affatto.

“Oh, ma non ricordo di aver mai detto di voler fare squadra con te, vero?”

Horikita, vedendo il comportamento di Ibuki, disse qualcosa per cercare di provocarla.

“Eh? Che cosa significa?”

“Sembra che tu abbia frainteso qualcosa. Sei sola perché nessuno vuole stare con te. Sei un avanzo. Io sono sola perché voglio combattere da sola. Entrambi agiamo da soli, ma le nostre situazioni sono diverse”, disse Horikita, con un tono un po’ esasperato.

Le parole di Horikita sembrano aver acceso un fuoco sotto Ibuki.

“Ehi, sono da sola perché lo voglio! Comunque, se dici che anche tu affronterai questo esame da sola, allora è perfetto. Facciamo una gara, Horikita!”, gridò con uno sguardo tagliente, spostando la sua attenzione da me a Horikita.

“Posso farti solo una domanda? Perché vuoi competere così tanto con me? Certo, abbiamo avuto dei momenti di rivalità sull’isola l’anno scorso e durante il Festival dello Sport, ma non è stato niente di speciale.”

“Sei l’unica che la vede così.”

Per quanto ne sapevo, Ibuki era uscita vincitore dal loro incontro sull’isola l’anno scorso. Poi Horikita aveva vinto quando si erano sfidati nella gara dei 180 metri al Festival dello Sport. Ognuno di loro aveva ottenuto una vittoria e una sconfitta. Tuttavia, non si può dire che nessuno dei due avesse dato il meglio di sé in entrambi i casi. Durante l’esame dell’isola, Horikita era stata costretta a combattere con la febbre alta. Poi, durante il Festival dello Sport, Ibuki era così fissata con Horikita che senza dubbio le aveva causato dei problemi quando correva. Quindi, se mi venisse chiesto chi dei due è la migliore, non avrei saputo decidere in questo momento.

Ibuki, che avevo abbattuto insieme a Ryūen sul tetto l’anno scorso, aveva persino continuato a sfidarmi personalmente per cercare di pareggiare i conti. In breve, aveva una personalità che non si sarebbe accontentata se non fosse stata assolutamente certa di chi fosse migliore: lei o Horikita. Considerando tutto questo, supponevo che non avrebbe mai fatto coppia con Horikita.

“Sembra che sia solo una perdita di tempo”, disse Horikita.

“Aspetta lì. Accetti la mia sfida o no?”

“Non è che scelgo di andare da sola all’inizio perché voglio egoisticamente fare una specie di eroico sforzo in solitaria. Quando inizierà l’esame speciale, risponderò alla situazione man mano che si svilupperà e mi unirò a un altro gruppo. È quello che ho scelto di fare.”

Se avessero stabilito che si sarebbero affrontati uno contro uno per tutta la durata dell’esame, allora questa potrebbe essere un’occasione valida per fare una gara. Ma se Horikita si alleasse con altri in seguito, non sarebbe un combattimento equo.

“Patetica!”

“Il fatto che una cosa sia patetica o meno non determinerà il modo in cui affronterò un esame speciale”, disse Horikita con fermezza, rispondendo alle provocazioni di Ibuki dicendole che si trattava di uno spreco di energie. “Se sei così decisa a fare da sola, allora che ne dici di questo? Cerca di non perdere contro di me, anche se siamo in gruppo. Se riuscirai a battermi in quella situazione, ti darò almeno un po’ di credito”. 

“…Non è abbastanza.”

Non era possibile che le due formassero un gruppo. Le trattative si erano interrotte. Tuttavia, ero sicuro che provocarla deliberatamente per tutta la conversazione avrebbe rafforzato le motivazioni di Ibuki.

Offrii a Ishizaki delle piccole scuse e poi decisi di tornare in classe con Horikita.

“Sapevi fin dall’inizio che non c’era alcuna possibilità che Ibuki accettasse l’ultima offerta che hai fatto, vero? Sei troppo gentile.”

“La mia intenzione era quella di provocarla, in modo che facesse qualcosa di avventato e venisse squalificata.”

Non era una risposta sincera. Ma era una risposta che ci si aspettava da lei.


Capitolo 4

Epilogo

Indice


L’epilogo è già pronto. Lo farò uscire tra un paio di giorni. Nel mentre sto lavorando al PDF che farò uscire settimana prossima.

(Ultimo Aggiornamento 16/11/2023)

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