Volume 5: Epilogo

L’Alba di una Nuova Era

Introduzione

L’ultimo evento del festival dello sport, la staffetta dei 1200 metri, stava per iniziare. La tensione era alta tra tutti oltre che alla 1-D.

“L’evento finale, eh? Immagino che dobbiamo scegliere un sostituto anche per questo.”

“Hah, hah…! Hey, scusate per avervi fatto aspettare! Che succede?” Sudou, completamente senza fiato, tornò con Horikita leggermente indietro.

“Sudou-kun, sei tornato!”

“Sì, scusate. Colpa mia. Ci è voluto molto più tempo di quanto pensassi per fare la cacca.”

Sudou aveva l’aria di essere di un umore luminoso e allegro. Tuttavia, molti studenti lo guardavano con aria glaciale. Non si tirava indietro dai loro sguardi.

“Scusate. Ho dato un pugno a Hirata e ho fatto crollare il morale a tutti noi perché ho perso la pazienza. È colpa mia se la 1-D sta per perdere”, continuò.

Sudou si inchinò profondamente. Il Sudou di un’ora fa non avrebbe potuto farlo, anche se fosse stata una farsa. Qualcosa dev’essere successo. Dopo un momento di stordimento, Hirata rise felice. La sua guancia era leggermente gonfia e sembrava dolorante, ma non sembrava preoccuparsene.

“Ma che diavolo, Ken? Questo non è da te”, disse Ike.

“Devo ammette’ che ho fatto cose sbagliate su cose sbagliate. Voglio scusarmi anche con te, Kanji”, rispose Sudou.

“Non è colpa tua se ho perso o altro. Non sono bravo nello sport, davvero. Mi dispiace di non essere stato utile”, disse Ike.

“Se non avete deciso un sostituto per la staffetta, lasciatemi correre”, disse Sudou.

“Sei l’unica persona che vorremmo che lo facesse, Sudou-kun. Giusto, ragazzi?” disse Hirata.

Sia i ragazzi che le ragazze avrebbero corso la staffetta finale dei 1200 metri. Dovevano partecipare tre ragazzi e tre ragazze per ogni classe.

“Posso chiedere un sostituto? Non correrei molto bene con la mia gamba in questo stato”, disse Horikita. Sembrava usare un tono di scuse.

“Ti sta bene, Horikita?” Chiese Hirata. “Volevi davvero partecipare a questa staffetta.”

“Non posso farci niente. Nello stato in cui mi trovo ora, non sono sicura di poter vincere contro Ike-kun. Mi dispiace”, rispose Horikita.

Si inchinò profondamente, come aveva fatto Sudou prima. Mi chiedevo se fosse mai stata così onesta prima d’ora. Ryuuuen aveva schiacciato il corpo e lo spirito di Horikita. Aveva bramato la posizione dell’ancora, l’aveva raggiunta, perché si immaginava di correre al fianco del fratello. Ora- sebbene le sue mani tremassero per un’apparente frustrazione- accettava la realtà che, se si fosse costretta a gareggiare, la 1-D avrebbe perso la staffetta.

Hirata annuì e decise che Kushida avrebbe preso il posto di Horikita. La nostra lista comprendeva Hirata, Miyake, Maezono e Onodera, con Sudou in cima. Con Kushida come sostituta di Horikita, eravamo a sei persone. Non c’erano davvero altri velocisti nella 1-D che potessero competere.

Dopo aver confermato i membri della squadra, Hirata aprì la bocca per parlare. “Ehm, scusate per il tempismo ma…”

Tuttavia, qualcun altro interruppe Hirata. “Scusate, ma… potrei ritirarmi anch’io?”

Parlava Miyake. Sembrava che stesse trascinando un po’ la gamba destra.

“A dire la verità, mi sono slogato la caviglia prima di pranzo durante i 200 metri piani. Pensavo che mi sarei sentito meglio dopo aver riposato, ma mi fa ancora male.”

“In questo caso, sembra che avremo bisogno anche di un sostituto da parte dei ragazzi.” Hirata si guardò intorno, ma non si fece avanti nessun volontario.

Tuttavia, per questo evento finale, nessuno studente avrebbe voluto partecipare a meno che non fosse fiducioso della sua velocità. Dopo un breve momento, non c’erano volontari quindi decisi di farmi avanti io.

“In questo caso, va bene se corro io? Pagherò i punti per la sostituzione, naturalmente.”

“Lo farai, Ayanokouji?” Chiese Miyake. “Aspetta però. Sei così veloce?”

Ovviamente, nessuno avrebbe l’impressione che io sia un corridore veloce.

“Io lo sostengo. L’ho osservato fino ad ora e credo che sia il tipo di persona che si assicurerà di produrre risultati”, disse Hirata.

È bastato questo per spegnere le voci dissenzienti. Le parole di Hirata avevano un peso.

“Tuttavia, non possiamo dire che la 1-D stia proponendo i suoi migliori corridori”, disse Hirata. “Ecco perché la nostra strategia dovrebbe essere quella di avere un vantaggio sulla competizione. Cosa ne pensi, Sudou-kun? Se ci fai partire bene e superi gli altri corridori, penso che potremmo riuscire a mettere un po’ di distanza tra noi e le altre classi. Manterrò quel vantaggio e mi assicurerò che il prossimo studente continui ad andare avanti.”

Le corsie non potevano essere preparate per ciascuno dei dodici studenti in gara, così dovevamo iniziare fianco a fianco. Il regolamento prevedeva che si potesse prendere una corsia interna da un avversario dopo averlo superato. In altre parole, la posizione iniziale era la più importante. Se si riusciva a precedere gli altri durante la partenza, non si sarebbe finiti in una caotica corsa libera.

“Be’, immagino che non abbiamo molta scelta. Non c’è altro modo per vincere”, disse Sudou.

Lui andrebbe per primo. Hirata, lui stesso sufficientemente veloce, era secondo. Dopo di che le tre ragazze- inclusa Kushida -avrebbero avuto il loro turno, e poi sarei andato io per ultimo. Sembra che mi davano una valutazione più alta rispetto alle ragazze dato che mi avevano assegnato il ruolo di ancora.

Probabilmente la ragione era perché volevano mettermi tra gli studenti più lenti. Mi salva dai grattacapi.

Le élite scelte si sono riunite in mezzo al campo. Il fratello maggiore di Horikita e lo studente del secondo anno Nagumo erano tra loro.

“Lasciamo tutto a te, Sudou-kun”, gridò Hirata.

Anche Kushida e gli altri corridori facevano il tifo. Sudou, che sembrava motivato, entrò nella sua corsia. Gli studenti del primo anno sembravano essere in una posizione leggermente vantaggiosa, dato che la 1-D aveva la corsia più interna. Avevano fatto in modo che gli studenti del terzo anno della sezione A fossero nella corsia più esterna.

La 1-D non aveva alcuna possibilità di vincere il festival, ma se fossimo stati vittoriosi qui, ci avrebbe potuto aiutare in futuro. Dalla nostra tenda arrivarono urla di sostegno.

“Cavolo, c’è mancato poco. Ancora un paio di secondi e mi sarei ritirato”, disse Hirata.

“Si’. L’infortunio di Miyake è stato inaspettato”, risposi.

Fin dall’inizio il piano era di partecipare alla staffetta finale come sostituto di Hirata. Naturalmente, solo Hirata ed io lo sapevamo.

“Va bene così vero, Ayanokouji-kun?”

“Sì. Mi dispiace che tu abbia dovuto fare tutti i preparativi.”

“È naturale per me. Inoltre, non sopporterei perdere di nuovo contro Ryuuuen-kun. Pensi che sarà sorpreso che tu correrai?”

“Farò del mio meglio per non deluderti. Ma, cosa ancora più importante, facciamo il tifo per Sudou.”

Nell’istante in cui il segnale scattò, Sudou fece una partenza decisa. Il suo scatto iniziale aveva il miglior tempo di tutti quelli che avevo visto finora. Si lanciò in avanti con un tale slancio che, dopo il suo primo passo, riuscì a superare undici persone.

“Whoa!” gridarono i corridori.

“Cavolo, è così veloce!”

Persino Shibata, che guardava dal mio fianco, lo elogiava.

I ragazzi e le ragazze del secondo anno vennero lasciati a lottare disperatamente per una posizione e sono stati coinvolti in una caotica lotta per la posizione. Sudou, approfittando di quell’apertura, continuò a lasciare gli altri nella polvere. Quando finì il suo tratto della staffetta, si era assicurato un vantaggio di almeno quindici metri.

“Sta a te, Hirata!”

La 1-D è piena di eccitazione. Sudou passò il testimone al prossimo corridore, Hirata. Come uomo che eccelleva sia negli studi che nello sport, era glorioso. I corridori inseguivano Hirata, uno dopo l’altro, ma non riuscirono a ridurre il divario che avevamo creato. Mantenemmo il nostro vantaggio nel passaggio al terzo corridore, Onodera.

Questo era il punto di partenza dei problemi. Per una ragazza, Onodera era veloce, ma i ragazzi che la inseguivano cominciavano ad avvicinarsi. Un ragazzo del secondo anno della sezione A la superò mentre correva.

I nuovi studenti correvano uno dopo l’altro. Anche un ragazzo del terzo anno della sezione A superò Onodera, e altri studenti del terzo e secondo anno della sezione A dopo. Quando Onodera passò il testimone al nostro quarto corridore, Maezono, il nostro vantaggio era quasi scomparso.

Tuttavia, la gara è stata piena di sorprese. Una ragazza del terzo anno della sezione A, che era il quarto corridore della sua squadra, inciampò e cadde una cinquantina di metri dietro al corridore a cui avrebbe dovuto passare il testimone. Nel panico, la ragazza cercò di rientrare in gara, ma un secondo anno della sezione A approfittò di quell’apertura e creò un notevole distacco.

Quando Maezono passò il testimone a Kushida, il nostro quinto corridore, la sezione A aveva superato la sezione D dello stesso anno, e noi eravamo caduti al settimo posto.

Gli studenti del primo anno non potevano competere allo stesso livello con i senpai. Solo gli studenti del primo anno della sezione B erano riusciti ad arrivare al terzo posto, e il loro asso, Shibata, aveva apparentemente ricevuto il ruolo di ancora. Aspettava il suo turno, proprio come me.

Con il crollo della quarta classificata del terzo anno della sezione A, la situazione tra i ragazzi nelle posizioni di ancora cambiò.

“Sembra che la vittoria sia nostra questa volta, Presidente Horikita. Avrei voluto correre direttamente contro di te, se possibile.” Nagumo si mise a ridere quando il primo classificato del secondo anno della sezione A si avvicinò a lui. C’era un distacco di trenta metri tra lui e lo studente del terzo anno della sezione A al secondo posto. “Sembra che vinceremo anche nei punti complessivi. Immagino che questa sia l’alba di una nuova era, eh?”

“Hai seriamente intenzione di cambiare questa scuola?”, chiese il presidente del consiglio studentesco.

“Sei troppo tradizionale. E anche se sei severo, sei debole. Le tue regole sono troppo generose e impediscono alle persone di essere espulse. Tutto quello che farò è contribuire a rendere questa scuola la meritocrazia definitiva”, disse Nagumo.

Camminava in avanti mentre parlava, mettendosi in posizione per ricevere il testimone quando gli arrivò. Non molto tempo dopo che Nagumo lo prese, anche Shibata ricevette il suo testimone. “Bene! Ottimo! Lascia il resto a me!”

Con il fuoco che gli bruciava negli occhi, Shibata inseguì Nagumo. I miei occhi incontrarono per un istante quelli del fratello di Horikita. Capii che quest’uomo stava combattendo una lotta interna.

“Pensare che tu sia l’ancora”, disse.

“Sono solo un sostituto. In origine, tua sorella aveva pianificato di trovarsi in questa posizione”, risposi.

“Capisco. Suppongo che stia lottando per farcela”, rispose.

Horikita aveva probabilmente sognato di avere una conversazione con lui, o almeno di dirgli cosa provava.

“Ho osservato la tua classe”, mi disse il presidente del consiglio studentesco. “Fino a poco tempo fa, pensavo che non ci fosse speranza per voi. Tuttavia, in questa staffetta non ho avuto questa impressione da voi. Che cosa è successo?”

“Però, non c’è bisogno di prestare attenzione alla 1-D del primo anno. Giusto?”

“Tengo d’occhio ogni classe. Senza eccezioni”, rispose.

“Suppongo che se qualcosa è cambiata, allora è tua sorella.”

“Capisco.” Nessuno sguardo di sorpresa. Sembrava composto come sempre.

“E tu? Non sento nessuna eccitazione da parte tua.”

“Sono sempre io. Non mi interessa il festival dello sport. Conosco già il risultato.”

I sentimenti della classe.

I sentimenti di Sudou.

I sentimenti di Horikita.

Non mi interessava niente di ciò. Avevo solo una singola premonizione.

“Probabilmente non ci sarai per vederlo, ma la nostra classe diventerà più forte”, gli dissi.

“Non sono interessato a un futuro così fantasioso”, rispose il fratello maggiore di Horikita.

Mentre spostava lo sguardo verso il suo compagno di squadra, parlai. “In questo caso, ti interesserebbe sapere che tipo di persona sono esattamente?”

“Cosa?”

“Se vuoi, correrò contro di te seriamente”, aggiunsi.

“Dici davvero delle cose interessanti. Era un mio fraintendimento? Pensavo che odiassi essere in risalto o farti coinvolgere. Persino in questa staffetta, pensavo che avresti semplicemente corso per finire la gara.”, chiese.

“Se rinunci alla tua possibilità di arrivare secondo per poter gareggiare con me, accetterò la tua sfida. Non capita spesso che un primo e un terzo anno abbiano l’opportunità di competere in questo modo, vero?”

Il fratello di Horikita si fermò e si voltò verso di me. “Interessante.”

Non sembrava che si sarebbe mosso. Il quinto corridore della sua squadra gli passò il testimone, sembrando perplesso, ma il vecchio Horikita lo prese e si fermò completamente. “Sei stato bravo. Ottimo lavoro”, disse.

“Grazie. Hah…” Lo studente del terzo anno se ne andò in un leggero stato di shock.

Tutti nel pubblico notarono questo bizzarro spettacolo fissando il vecchio Horikita. Uno dopo l’altro, altri corridori superarono la 3-A, e Horikita rimase lì in piedi. Anche Kushida notò questa situazione bizzarra ma corse comunque a tutta velocità. Sarebbe arrivata in pochi secondi.

“Ti dirò una cosa prima di correre.”

“Cosa?” Chiese il fratello di Horikita.

Mentre noi due ci preparavamo, dissi solo: “Corri più veloce che puoi.”

Ebbi la sensazione che il vecchio Horikita, il cui volto era nella mia visione periferica, portasse un leggero sorriso. Alla fine, il testimone arrivò a me.

“Ayanokouji-kun!” gridò Kushida.

Corsi lungo la pista alla massima velocità.

Non ho mai e poi mai corso seriamente in tutta la mia vita. Fino a questo momento. Era diverso da tutte le volte che correvo in quella stanza fredda e sterile. Era ancora solo l’inizio di ottobre, ma il vento freddo mi travolse. Non mi importava molto di sorpassare il corridore che mi stava davanti. Tutto ciò che contava in questo momento era gareggiare contro l’uomo che mi stava accanto.

Corremmo a tutta velocità, quasi come se stessimo tagliando il vento, e chiudemmo la distanza tra noi e i primi.

“Whoa! Non ci credo!”

Superammo uno studente scioccato e lo lasciammo nella nostra polvere. Non riuscivo più a sentire gli applausi. Le strategie e l’intraprendenza erano irrilevanti. C’era solo questa battaglia uno contro uno con Horikita Manabu, che mi correva accanto. Oltre la prima curva, oltre la linea retta che seguiva, e poi fino all’ultima curva.

Va bene. Andrò ancora più veloce.

Applausi che assomigliavano a mantici arrabbiati risuonarono per tutto il cortile.

Parte 1

“Sei stato super veloce.” Karuizawa distolse lo sguardo mentre mi parlava.

“Non era solo che il mio avversario era lento?”

“No, no. È impossibile! Si può davvero dire così dopo aver visto le reazioni di tutti?”

“Scherzi a parte, alla fine non ho comunque battuto il presidente del consiglio studentesco, vero?”

“Be’, non c’era davvero nulla che avresti potuto fare per questo. Dopotutto il corridore davanti a te è caduto.”

Vero. Quel corridore finì per bloccarmi la strada. Evitai di colpirlo, ma il leggero ritardo fu una perdita significativa, e il fratello maggiore di Horikita stava continuando ad andare avanti. Non sapevo cosa sarebbe successo senza quell’incidente, ma non mi importava.

Come minimo, ero certo di aver attirato l’attenzione di tutta la scuola durante la competizione finale. Molti studenti mi guardavano con espressioni perplesse.

“Ayanokouji! Cavolo sei davvero super veloce. Whoa! Ti sei trattenuto fino ad ora?!” Mentre si avvicinava di corsa, Sudou mi diede uno schiaffo sulla schiena con tutte le sue forze. Mi fece davvero male.

“Correre è praticamente la mia unica specialità, ma ho esagerato. Questo è il potere della cosiddetta forza isterica, eh?” Risposi.

E non solo Sudou, anche altri studenti che erano sorpresi dalla mia corsa vennero da me.

“Questo non lo spiega comunque. Quella velocità. Bugiardo.” Horikita si avvicinò a me, ancora trascinando leggermente la gamba.

“Ragazzi, non è così che si dovrebbe trattare un soldato che ha combattuto con tutto quello che aveva”, piagnucolai. Horikita mi colpì l’addome. “Ahi, che male!”

Karuizawa si spostò per non mettersi tra Horikita e me. Anche Sakura mi guardava da lontano, ma siccome c’era una grande folla intorno a me a questo punto, non si avvicinò.

“Se avessi corso così fin dall’inizio, questa situazione sarebbe stata diversa. Ma ora ti godrai un sacco di attenzioni”, disse Horikita.

Aveva ragione. A differenza di Hirata, Shibata, o Sudou, mi ero trattenuto fino ad ora. Tuttavia, non avrebbe dovuto essere troppo difficile affermare in modo plausibile che l’avevo fatto come parte della strategia di Hirata e Horikita, che lavorarono dietro le quinte. Questa tattica era particolarmente efficace contro uno come Ryuuen, che cercava di superare in astuzia i suoi avversari.

“Sembra che presto annunceranno i risultati. Muoviamoci.”

I risultati sarebbero stati annunciati durante la cerimona di chiusura del festival dello sport. Tutti gli studenti guardavano verso il gigantesco tabellone elettronico.

“Annunciamo ora i risultati del festival sportivo di quest’anno!”

La “Squadra Rossa” e la “Squadra Bianca” sono state visualizzate come voci separate sul tabellone. I numeri calcolati cominciarono ad aumentare, mostrando il totale dei punti che le squadre avevano acquisito in tutte e tredici le gare. La squadra vincente era…

La scritta “Vince la Squadra Rossa” apparse sul tabellone insieme al punteggio della squadra. La competizione era stata incredibilmente difficile, ma la coalizione D/A della Squadra Rossa apparse vittoriosa.

“Successivamente, annunceremo i punti complessivi di ogni classe.”

La lavagna divideva le dodici classi in tre categorie, e mostrò i punti complessivi per ogni classe tutti in una volta. Non ci è importato molto dei dettagli dei punteggi del secondo e terzo anno. Ciò che per noi era cruciale era la posizione della 1-D.

1° posto: Primo Anno, Sezione B

2° posto: Primo Anno, Sezione C

3° posto: Primo Anno, Sezione A

4° posto: Primo Anno, Sezione D

“Ugggh! Lo sapevo! Abbiamo perso!”

“Be’, pensavo che le cose sarebbero finite così.”

Eravamo felicissimi che la Squadra Rossa avesse vinto, ma a quanto pare i primi anni avevano trascinato la squadra verso il basso in modo significativo. Ma probabilmente era inevitabile. Due assenti, Kouenji e Sakayanagi, contribuirono in modo significativo a questo risultato. Le sezioni A del secondo e terzo anno si classificarono al primo posto con un vantaggio schiacciante. La loro sezione D si assicurò il secondo e il terzo posto, il che indica stabilità.

Purtroppo, anche se avevamo vinto come parte della Squadra Rossa, la 1-A si piazzò solo al terzo posto in termini di punti complessivi. Questo significava che sarebbero stati colpiti da una penalità di cinquanta punti. Poiché la 1-D era arrivata all’ultimo posto, ci siamo trovati di fronte a una penalità di 100 punti. Dato che la Squadra Bianca aveva perso, anche la 1-C avrebbe perso 100 punti. La 1-B aveva vinto il primo posto in termini di punteggio complessivo, guadagnando così cinquanta punti, ma avrebbe perso cinquanta punti anche perché la Squadra Bianca aveva perso. Nessuna delle classi aveva vinto veramente.

Tutti erano completamente esausti e sopraffatti. Anche se avevamo fatto del nostro meglio, i nostri punti in classe erano diminuiti. Naturalmente, gli studenti che avevano vinto le gare individuali avrebbero avuto un vantaggio nelle prove future, quindi il festival dello sport non era del tutto inutile.

“Infine, annunceremo il MVP per ogni anno scolastico.”

Questa era probabilmente la parte che Sudou non vedeva l’ora di vedere. Se avesse potuto prendere il primo posto, Sudou sarebbe stato probabilmente al settimo cielo, dato che avrebbe avuto il permesso di chiamare Horikita per nome.

Tuttavia, le parole “Primo anno MVP: Shibata Sou” apparsero sul tabellone elettronico.

“Gaaahh! Lo sapevo!” Sudou fece  uscire un grido agonizzante. Shibata si era costantemente piazzato al primo o al secondo posto in ogni evento. Sudou si è piazzato primo in tutte le sue gare individuali, ma la sua assenza deve aver avuto una grande influenza sui risultati. Anche il fatto di aver perso un evento pesante come la staffetta era probabilmente una parte importante.

Sudou continuò a fissare il tabellone in apparente frustrazione anche dopo la fine della cerimona di chiusura.

“Non hai preso il primo posto per il nostro anno scolastico, Sudou-kun. Ti ricordi la nostra promessa, vero?” Chiese Horikita.

“Sì”, rispose Sudou. “È un peccato. Ma una promessa è una promessa. D’ora in poi ti chiamerò Horikita.”

“La tua dedizione è impressionante”. Horikita rideva in modo un po’ stuzzicante. “Pero ho dimenticato di dirti una cosa. Mi hai fatto pressione su quelle condizioni, quindi erano piuttosto unilaterali. Non ho mai detto se avevo o meno delle condizioni.”

“Cosa vuoi dire?”

“Se avessi preso il primo posto, avresti potuto usare il mio nome. Non è naturale che io ti faccia una richiesta in cambio?”

“Be’, sì. Credo di sì.”

“Quindi, ti darò una penalità per non aver raggiunto il tuo obiettivo. Ti è proibito di usare più la violenza senza un motivo giustificabile. Puoi promettermelo?” chiese Horikita.

“È la mia punizione, giusto? Lo prometto”, disse Sudou.

“Naturalmente, non sei tu a decidere cosa sia una ‘motivo giustificabile’. Dipende da me o da un terzo.”

Sudou accettò anche questa condizione con obbedienza. Forse si è reso conto della propria follia e decise di agire in modo più maturo.

Horikita si girò lentamente e iniziò ad allontanarsi, poi si fermò.

“Oh, questo mi ricorda. Durante il festival non sono stata all’altezza delle aspettative di tutti”, aggiunse.

“Eh? Ma era solo perché sei stata ferita. Non avresti potuto farci niente”, rispose Sudou.

“Sia come sia, non posso perdonarmi. Anch’io ho bisogno di essere punita”, disse Horikita. “Quindi, se vuoi chiamarmi per nome, non mi dispiace darti il permesso.”

“Eh? H-hey!”

“Questa è la mia punizione.”

Questo era il compromesso di Horikita.

“Anche se siamo arrivati all’ultimo posto, ho speranza per le battaglie che arriveranno, grazie a te. Sono davvero grata”, disse Horikita.

Sudou si strofinò il naso, come se incolpasse il sole del tramonto per il rossore delle guance. Con un urlo impressionante, alzò entrambe le braccia al cielo. “Il festival dello sport è il migliore! È il migliore, Suzune!”

“Sono felice per te, Sudou.”

“Sì!”

“Scusate se vi interrompo mentre festeggiate, ma avete un minuto?”, chiese qualcuno mentre tornavamo verso la scuola.

Era una ragazza calma e composta. Non sapevo il suo nome, ma era una studentessa di 1-A che avevo visto nella battaglia di cavalleria.

“Ti dispiacerebbe venire con me dopo che avrai finito di cambiarti?”

“Perché io?” chiesi.

“Perché ho qualcosa di cui parlare con te. Alle cinque, vai al cancello principale.”

“H-hey, Ayanokouji. C-che succede?”, ha detto Sudou. “Cos’è questo?!”

Per un momento immaginai che la richiesta avrebbe portato a qualcosa di simile a una confessione romantica. Tuttavia, non ebbi affatto questa impressione da questa ragazza.

“Ehi, cosa intendi?” chiesi. Ma la ragazza se ne andò senza prestarmi più attenzione.

“Che cos’era? È arrivata la primavera anche per te?” Chiese Sudou.

“A me non sembra così.”

“Voglio dire, c’è la possibilità che quella ragazza si sia innamorata di te dopo averti visto correre come da ancora.”

“Per l’amor del cielo”, sbuffai.

Dopo essermi cambiato la divisa nello spogliatoio, tornai in classe. Horikita, ora anche lei vestita con la sua uniforme, entrò in classe un po’ più tardi di me e si sedette accanto a me

“Questa volta siamo stati sconfitti profondamente. Completamente”. Eppure, mentre lo diceva Horikita, non sembrava depressa. “Ma oggi mi sembra di essere cresciuta. Non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato un giorno in cui il fallimento mi avrebbe nutrita, ma… è proprio così che mi sento.”

“Capisco. È un bene, no?” chiesi.

“Questa classe diventerà più forte. Poi scaleremo sicuramente le classi superiori”, rispose Horikita.

“Sinceramente, questo ottimismo mi sta un po’ spaventando. Non è da te”, le dissi.

“Suppongo di no. È diverso, non è vero?” distolse lo sguardo con disinvoltura. “Ci troviamo di fronte a una tonnellata di sfide. Ci sono anche problemi di cui devo occuparmi. Ma suppongo, prima di tutto, di dovermi inginocchiare.”

“Inginocchiare?”

La frase mi preoccupava, ma Horikita non disse altro. “Non ti riguarda. Grazie per oggi”, aggiunse.

Parte 2

Gli studenti, dopo aver esaurito tutte le loro energie durante il festival, cominciarono a lasciare la classe uno dopo l’altro, sembrando completamente sfiniti. Poiché oggi non c’erano attività di club, Sudou-kun se n’è andato mentre chiacchierava con Ike-kun e gli altri. Anche Ayanokouji-kun sembrerebbe star tornando indietro, visto che si è alzato dal suo posto piuttosto velocemente. Mi guardò, quindi forse era curioso di sapere cosa stavo facendo.

“Ancora non torni?” chiese.

“Giusto. Io… be’ ho delle questioni insignificanti di cui occuparmi”, risposi.

“Però di solito torni subito indietro. Questo è insolito.”

“Be’, succede che queste cose accadono. Grazie di tutto”, gli dissi.

“Certo. A domani.”

Tutti lasciarono la stanza uno ad uno, e prima che me ne rendessi conto, ero l’unica persona rimasta. Ero pronto a rispondere a Ryuuen-kun. Durante il festival dello sport, mi fece ballare nel palmo della sua mano. Quando mi sono resa conto di quello che stava succedendo, era troppo tardi. Senza alcuna contromisura pianificata, sono stata completamente sconfitta.

Ma, in qualche modo, mi sentivo allegra. Mi sentivo anche come se fossi stata completamente schiacciata. Capii che ero molto, molto più patetica di quanto immaginassi, e sentii il bisogno di ringraziare Ryuuen per avermelo insegnato.

“Scusa se ti ho fatta aspettare, Horikita-san. Mi sono fatta prendere dalla conversazione con un’amica.” Kushida-san rientrò, unendo le mani in un gesto di scusa.

“Non ti preoccupare. Abbiamo ancora un po’ di tempo prima dell’appuntamento. Andiamo?” chiesi.

Parte 3

“Quindi non sei scappata, Suzune. Sei venuta”, disse Ryuuen-kun.

“Se fossi scappata, sarei stata davvero senza speranza. Affronterò i miei problemi”, gli dissi.

“Hai un buon cuore. Sei diventata una donna più raffinata di prima”, disse Ryuuen-kun.

Non mi faceva esattamente piacere sentirlo da lui. “Prima di parlare, perché non mettiamo fine a questa ridicola farsa, Kushida-san?” le dissi.

“Eh? Farsa? Che cosa intendi dire?” rispose.

Mentre il sole del tramonto colorava l’edificio della scuola, la fissai direttamente. “Se vuoi far finta di essere una brava persona, non mi interessa particolarmente. Ma non lo sei, vero? Hai fatto trapelare le informazioni. È così che la 1-C è riuscita a fare quello che ha fatto. Ecco perché sono qui in questo momento, così, con Ryuuuen-kun. Mi sbaglio?”

“Andiamo su. Da chi l’hai sentito? Hirata-kun? Ayanokouji-kun?”

“Nessuno dei due. Questo è il mio pensiero al riguardo. Non riuscivo a scrollarmi di dosso il mio disagio. Ryuuuen-kun è l’unico qui in questo momento. Non pensi che sia il momento di andare al sodo e di confrontarci?” chiesi.

“Confrontarci? Che cosa intendete dire?”

“Molto tempo fa, all’inizio del nostro primo semestre, ti ho vista cercare di convincere Kouenji-kun a rinunciare al suo posto sull’autobus. Ad essere del tutto onesta, non ti ho riconosciuta. Ma subito dopo mi sono ricordata.”

Guardai Kushida-san dritta negli occhi mentre parlavo. Se lavorava con Ryuuen-kun, avrebbe continuato a cospirare contro di me. L’unico motivo per cui non aveva ancora agito in modo più diretto era che pensava di non doverlo fare.

“Kushida Kikyou-san, tu hai frequentato la mia scuola media”, dissi.

Per la prima volta in assoluto, vidi cambiare la sua espressione, ma poi un altro sorriso si insinuò sul suo volto.

“Ovvio che te lo ricordi. Ero una bambina problematica, suppongo”, rispose Kushida-san. Abbassò gli occhi in silenzio.

“Non credo che sia del tutto esatto. Non eri una bambina problematica. Tutti si fidavano di te, proprio come tutti quelli della 1-D ora si fidano di te. Ma…”

“Puoi smetterla, per favore? Smettila di rivangare il passato.”

“Suppongo di sì. Non ha senso parlare di ciò che è già stato fatto”, risposi. Ryuuuen-kun sorrise mentre ascoltava la nostra conversazione, come se si stesse divertendo.

“Bene, allora capisci cosa voglio, vero? Sai cosa voglio fare?” Chiese Kushida-san.

“Sì, ho già capito cosa vuoi. Volete cacciarmi da questa scuola. Ma non stai correndo un grosso rischio? Se esponessi la verità, perderesti la tua popolarità.”

“Io o Horikita-san? È ovvio chi di noi due è più amata. Suppongo sia quello che chiameresti limitare i rischi”, rispose Kushida-san.

“Anche se nessuno credesse a quello che ho detto, ci sarebbero comunque dubbi persistenti. Non si può negare il fatto che abbiamo frequentato la stessa scuola media”, le dissi.

“Suppongo che tu abbia ragione. Ma se ti capita di dire a qualcuno di me, trascinerò il fratello che ami così tanto e che rispetti in tutto questo”, disse.

Mi irrigidì di riflesso in risposta. Questa era la difesa perfetta contro di me. Non c’era una sola apertura che potessi sfruttare.

Tuttavia, anche per Kushida-san non è facile agire. Se coinvolgesse apertamente mio fratello in tutto questo, saprebbe che non avrei più niente da perdere e avrebbe paura che io faccia qualcosa per la mia disperazione. Proprio per questo escogitò questa strategia per cacciarmi via.

“Non puoi semplicemente ignorarmi? Sai che non mi faccio coinvolgere da altre persone e non ficco il naso dove non dovrei, vero?”

“Per ora. Ma non ci sono garanzie per il futuro. Voglio che chiunque conosca il mio passato scompaia, in modo che io possa essere me stessa. Altrimenti sarò nei guai”, rispose.

“In questo caso, dato che sono a conoscenza di ciò, significa che anche io sono una tua preda?”

“Sì, suppongo di sì, a seconda delle circostanze”, rispose. È stata una mossa coraggiosa, visto che lei e Ryuuuen-kun avrebbero dovuto essere alleati.

“Kuku. Che donna astuta. Be’, credo di aver deciso di lavorare con te perché mi piace questo lato della tua personalità.” Ryuuuen-kun ridacchiò.

“Lascia che ti dica una cosa, Horikita-san. Ti farò espellere dalla scuola. Se devo fare un patto con il diavolo per farlo, così sia”, disse Kushida-san. Passò accanto a me e si mise in piedi accanto a Ryuuuen-kun.

“È davvero un peccato, Suzune. Tradita da un alleato così affidabile.”

“Questa volta sei stato un passo avanti a me, Ryuuuen-kun. No…suppongo che tu sia stato un passo avanti da un po’. Il test sulla nave da crociera, quello sull’isola e l’incidente con Sudou-kun… ho continuato a perdere e a perdere”, dissi loro. Le parole mi uscirono di bocca facilmente, senza pause.

“Allora credo che il tempo delle chiacchiere sia finito. Però ti dico questo: Kinoshita che si è scontrata contro di te è stato un vero e proprio incidente. Non aveva nessun altro motivo o intento. Il mondo è fatto così.”

“Forse sì. Non ci sono prove, quindi era ovvio che sarei stata incastrata come aggressore. Ma a mia volta dire questo. C’eri tu dietro a quell’incidente. Hai ordinato a Kinoshita-san di assicurarsi che io cadessi. Ne sono sicura.”

“Stai delirando”, rispose.

“Non mi interessa se sto delirando. Ma vorrei chiederti perché l’hai fatto.”

“È un processo piuttosto lungo solo per farti inginocchiare.” Ryuuuen-kun rideva come se si stesse divertendo. “Prima del festival dello sport, ho fatto mettere le mani sulla tabella di partecipazione completa della 1-D da Kushida. Ho messo le persone giuste nei posti giusti per garantire una buona combinazione, e mi sono preso le vittorie. Naturalmente, non è tutto. Ho fatto ricerche approfondite anche sulla 1-A”, aggiunse.

“Brillante leadership. Ci hai battuti entrambi”, risposi. Anche se non erano stati all’altezza della 1-B in termini di forza complessiva, non c’era dubbio che la 1-C avesse combattuto bene. “Ma non avresti potuto vincere in modo più efficace? Per schiacciarmi, hai messo due dei tuoi assi contro di me, e ne hai fatto persino ritirare uno dopo l’infortunio. Questo è incomprensibile.”

“Volevo schiacciarti. Era una ragione sufficiente. Non avevo alcun interesse a vincere il festival dello sport”, rispose.

“Ma la tua strategia si basava anche sulla fortuna. Buon per te. Quando hai ordinato a Kinoshita-san di farmi cadere, due coincidenze ti hanno salvato. Una, che mi è capitato di non poter continuare a partecipare, e due, che Kinoshita-san si è ferita. Non potevi pianificare nessuno dei due fattori”, gli dissi.

Era lì che il mio mondo era caduto a pezzi. Se Kinoshita fosse stata solo leggermente ferita, la situazione non sarebbe diventata così grave.

“La tua ferita è stata una coincidenza, sì. Se Kinoshita avesse mirato deliberatamente a ferirti, sarebbe stato ovvio. Ecco perché l’ho fatta allenare con cura a colpire un avversario facendo sembrare la caduta completamente naturale”, disse Ryuuuen-kun.

Che cosa aveva fatto per far sì che lei gli obbedisse a tal punto?

“In realtà, per quanto riguarda l’infortunio di Kinoshita. Pensi davvero che sia stato un incidente?”

“Eh?”

“È certamente caduta, sì. Ma ferite così gravi non si verificano solo con una caduta. Per questo le ho fatto fingere di soffrire e poi l’ho fatta ritirare dal festival dello sport. Prima che si facesse curare, l’ho ferita io stesso. In questo modo.”

Calpestò il pavimento con tutte le sue forze. BAM! Il suono riecheggiò in modo inquietante attraverso il corridoio.

“L’hai… ferita?” chiesi.

“Ha accettato quando le ho detto che le avrei pagato 500.000 punti. Cavolo, il potere del denaro è una cosa terrificante, vero?”

Così, aveva deciso fin dall’inizio che Kinoshita-san avrebbe subito un grave infortunio. I suoi schemi e la sua capacità di eseguirli erano entrambi terrificanti. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per il gusto di vincere, ma ero scioccata dal fatto che ne parlasse così apertamente.

“Va davvero bene che tu continui a blaterare?” chiesi.

“Cosa?”

“Se mi capitasse di registrare la tua confessione, cosa faresti?” Mentre facevo questa domanda, tirai fuori il telefono.

“Ti sei inventata quel bluff poco fa?”

“Ci scommetto tutto. Tuttavia, mi sorprende che tu mi abbia detto così tante cose.” Premetti un pulsante sul mio telefono e riprodussi la registrazione da un punto specifico.

Prima del festival dello sport, ho fatto mettere le mani sulla tabella di partecipazione completa della 1-D da Kushida-

“Se ti lamenti di me, o chiedi un pagamento di punti o che mi inchini davanti a te, userò le prove che ora ho tra le mani. Se lo facessi, chi di noi due sarà nei guai?” chiesi.

“Cos…?!” Il sorriso di Ryuuen-kun scomparse per la prima volta. Le sue parole lo abbandonarono. “Suzune… tu…”

“Non voglio causare panico. Per questo vorrei sistemare le cose.”

“Kukuku…..kuhahaha!” Ryuuuen-kun scoppiò improvvisamente a ridere. “Sei davvero una donna divertente, lo sai? L’ho detto fin dall’inizio, no? Il contenuto della nostra attuale conversazione è, nella migliore delle ipotesi, una finzione completa. Stavo solo assecondando le tue illusioni. Ho solo anticipato la storia che hai evocato nella tua testa”, risposi.

“Potrei cancellare la parte in cui hai detto che era un’illusione e modificare la registrazione, non è vero?” chiesi.

“Be’, in questo caso, dovrei solo consegnare la registrazione originale. Allora non ci sarebbe alcun problema”. Ryuuen, sorridendo coraggiosamente, prese il suo telefono dalla tasca. “Sai cos’è questo? La registrazione audio completa, dall’inizio alla fine. In realtà, ho fatto un video.”

Mentre lo disse, puntò la sua fotocamera del telefono verso di me. Era una specie di assicurazione più affidabile dell’audio. Ryuuen-kun aveva già immaginato che avrei provato a scommettere tutto su un’ultima mossa… il che significava che mi trovavo tra l’incudine e il martello.

“Allora, lo ammetti, Suzune? La realtà della tua sconfitta, intendo.”

Ora anche Kushida-san sorrise coraggiosamente. Capii perfettamente quanto sono stata sciocca. Ryuuuen-kun non era il tipo di avversario che le mie strategie potevano abbattere. La mia ultima speranza finì per fallire.

“Abbandona il tuo orgoglio e mettiti in ginocchio, Suzune.”

Mi inginocchiai in silenzio. “Capisco… lo ammetto…”

Ding! Uno strano suono veniva dal telefono di Ryuuen-kun, che era proprio davanti a me. Pensavo che non avrebbe prestato molta attenzione, ma per qualche motivo guardò lo schermo.

Il volto di Ryuuen-kun si irrigidì per un attimo. Iniziò a smanettare con il suo telefono senza nemmeno guardarmi. Mescolato con una varietà di altri suoni, sentii una registrazione.

Ascoltate, ragazzi. Stiamo per tendere una trappola a Horikita Suzune. Non mi interessa cosa ci vuole per schiacciarla completamente. Ho un piano in mente. Vi mostrerò qualcosa di interessante.

Quella era la voce di Ryuuen-kun. Era di una conversazione precedente? Nella registrazione è entrato nel dettaglio di ciò che mi aveva spiegato con tanto orgoglio poco fa.

Sentii la voce di Ibuki-san. Sembrava che avesse interrotto Ryuuuen-kun. “Senti, non sto sminuendo la tua strategia o altro, ma dammi la possibilità di combattere contro Horikita.”

Di nuovo la voce di Ryuuen-kun. “Corri contro Suzune durante il percorso a ostacoli e scontrati con lei. Fai tutto il necessario per farla cadere. Dopo, ti ferirò io stesso e ti farò avere dei soldi da lei.”

Non sapevo cosa diavolo stesse succedendo in questo momento.

“Che succede, Ryuuuen-kun? Cosa c’è in quella registrazione?” Kushida-san sembrava perplessa.

“Capisco. Capisco. Capisco. Ora capisco! Kuku! Non è interessante? Sai cosa significa questo, Kikyou? C’è un traditore anche nella 1-C. Hanno fatto ballare non solo te e Suzune nel palmo della sua mano, ma anche me. Questa persona ha predetto tutto, compreso il tuo tradimento e lo svilimento di Suzune. Kuhahaha! Interessante! Così interessante! La persona che tira i fili è incredibile! Il migliore!”

Ryuuen-kun spazzò i capelli all’indietro, facendo una profonda risata.

“Sei stata usata, Kikyou. Aveva previsto che avresti tradito la tua classe e fatto trapelare la tabella di partecipazione. Ci hanno letto come un libro.”

“Chi potrebbe essere responsabile di questo? Potrebbe essere Ayanokouji-kun? Voglio dire, nemmeno io pensavo che fosse così veloce”, disse Kushida-san.

“Be’, è un candidato, ma non sto ancora traendo conclusioni. Qualcuno è riuscito ad ottenere questa registrazione senza lasciare tracce. Suzune, Ayanokouji, e, a seconda delle circostanze, anche Hirata potrebbe essere stato posizionato dove si trovava perché qualcuno li stava burattinando. Indagherò su questo punto in modo approfondito. Non sono riuscito a ottenere punti da Suzune o a farla inginocchiare, ma sono contento di tutto quello che mi sono procurato”, disse Ryuuuen-kun.

Non c’era dubbio. Non sapevo come avesse fatto, ma aveva usato qualcuno della 1-C per registrare la strategia di Ryuuuen-kun. Anche quello che l’ho visto fare nella staffetta contro mio fratello era del tutto incomprensibile. Non era da lui attirare l’attenzione su di sé in quel modo, ma era così che sapevo che doveva essere vero.

La mente doveva essere Ayanokouji Kiyotaka-kun.

“Be’, per ora è finita”, disse Ryuuuen-kun. “Chiunque abbia inviato questa e-mail probabilmente non mi perseguiterà più.”

“Ma va davvero bene? E se ti minacciasse con la registrazione?” Chiese Kushida-san.

“Se avesse voluto sottoporlo alla scuola, l’avrebbero già fatto. Non sono riuscito a mettere Suzune in ginocchio, ma ho realizzato la metà di quello che volevo. Un bello spettacolo.”

Parte 4

Dopo essermi messo l’uniforme, mi recai al cancello d’ingresso come promesso. Proprio come aveva accennato, la ragazza mi stava aspettando.

“Volevi parlarmi di qualcosa…?” chiesi.

“Seguimi”, disse.

“Seguirti dove?”

“L’edificio speciale.”

Anche quello, si è rivelato essere un posto piuttosto bizzarro.

La ragazza iniziò a camminare senza ulteriori spiegazioni. Arrivammo al terzo piano dell’edificio speciale, uno dei pochi posti dove non sono state installate telecamere di sorveglianza.

“Cosa esattamente-”

La ragazza mi disse di aspettare e se ne andò da sola. Si diresse dietro l’angolo e sussurrò a bassa voce: “Posso tornare indietro ora?”

“Sì. Ottimo lavoro, Masumi-san. Conterò di nuovo su di te in futuro.”

“…Certo.” Masumi annuì tranquillamente e se ne andò. Il proprietario della voce si iniziò a intravedere. Portando un bastone in una mano, mi guardò con un sorriso freddo.

Primo anno sezione A Sakayanagi.

“Volevi vedermi?”

Sakayanagi non rispose. Per un momento silenzioso, lei ed io ci siamo solo fissati l’uno con l’altro. 

In un edificio scolastico al tramonto, una ragazza sola si trovava davanti ai miei occhi con un bastone nelle mani.

“Hai attirato molta attenzione in quella staffetta finale, Ayanokouji Kiyotaka-kun.” Questo è tutto ciò che disse.

“Oh, scusa. Posso inviare un piccolo messaggio? Ho qualcuno che mi aspetta”, risposi.

“Prego.” Sakayanagi sorrise, non sembrando affatto scontenta.

Inviai il messaggio che avevo preparato tramite il mio telefono. “Quindi… posso dedurre che sei stata tu a chiamarmi qui?”

“Sì.”

Una risposta immediata, eh?

“Cosa vuoi? Vorrei finire in fretta, se possibile.”

“Dopo averti visto correre, mi sono ricordata di una cosa. Ti ho chiamato qui perché volevo condividere con te lo shock che ho provato. È quasi come se questa fosse l’inizio di una confessione, non credi?”

“Non ho davvero idea di cosa tu stia parlando…”

Clack. Clack. Sakayanagi, ancora afferrando il suo bastone, arrivò proprio accanto a me.

“È passato molto tempo, Ayanokouji-kun. Otto anni e 243 giorni, in realtà.”

“Stai scherzando vero? Non ti conosco.”

“Fufu. No, suppongo di no. Dopotutto sono solo io che ti conosco.”

Clack.

Clack.

Il battere del suo bastone diventò gradualmente più silenzioso. Di cosa si trattava? Decisi che avevo finito qui e mi sono voltai per allontanarmi da Sakayanagi.

“White Room.”

Mi fermai di colpo a quelle due semplici parole. Incrinaronola mia compostezza.

Scarfì la mia razionalità e iniziai a domandarmi “perché” e “come”.

“È spiacevole, non è vero? Quando solo il tuo nemico conosce i tuoi segreti.”

“Tu…”

“Questa è una riunione nostalgica. Volevo solo venire a salutarti come si deve.”

Riunione? Pur dando le spalle a Sakayanagi, girai la testa per guardarla. Non l’avevo mai vista prima. Non mi ricordavo di questa ragazza e non mi mancava nessun ricordo del mio passato. Avevo incontrato Sakayanagi per la prima volta a scuola. Non c’era nulla da ridire su questo fatto.

“Oh, va bene che tu non mi conosca. Ma io conosco te. Abbiamo uno strano tipo di legame, si potrebbe dire. Riunirmi con te in un posto come questo… Ad essere sincera, non avrei mai pensato di rivederti. Ma ora tutti i misteri sono stati svelati. L’isola, la nave da crociera e il casino dell’espulsione di 1-D. Non potevo immaginare che tutto fosse a causa di Horikita Suzune. Quindi eri tu che tiravi i fili.”

“Di cosa stai parlando? Ci sono molte persone intelligenti nella mia classe”, risposi. Avevo bisogno di stare calmo. Avevo bisogno di superare tutto questo senza farmi prendere dal panico. Più tardi avrei avuto tempo per pensare.

“Quando dici ‘persone intelligenti’ ti riferisce a Horikita Suzune-san? O forse Hirata Yousuke-kun? In ogni caso, ora che so chi sei, suppongo che non importi chi siano gli altri”, rispose.

A quanto pare, non stava mentendo. Mi conosceva davvero.

“Per favore, rilassati. Al momento non ho intenzione di parlare di te a nessuno.”

“Non sarebbe più facile se lo facessi?”

“Non voglio che niente mi intralci. Sono la persona perfetta per seppellire il falso genio.”

Clack. Il suo sottile bastone sbattè contro il pavimento. 

“Ho trovato un piccolo piacere in questa noiosa vita scolastica.” disse Sakayanagi.

“Posso chiederti un’altra cosa?”

“Per favore, continua. Sono onorata che tu mi faccia una domanda. Se vuoi saperlo, sono persino felice di dirti come ti conosco.”

“No, non mi interessa. C’è solo una cosa che voglio sapere.”

I miei occhi incontrarono quelli di Sakayanagi.

“Sei in grado di seppellirmi?”

“…fufu” Sakayanagi ridacchiò dolcemente a se stessa, e sorrise ancora una volta. “Fufufu. Scusa se ho riso. Non ho intenzione di insultarti. So bene quanto sei incredibile. Non vedevo l’ora che succedesse. Potrò realizzare il mio desiderio più caro distruggendo il più grande capolavoro che tuo padre abbia mai realizzato.”

Lo volevo anch’io. 

La mia distruzione – la mia sconfitta – avrebbe significato la perdita di quell’uomo.

Volevo che la triste contraddizione che portavo dentro di me fosse distrutta. Lo desideravo dal profondo del mio cuore.


Capitolo 7

Postfazione

Indice

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