Volume 5: Capitolo 7

Quello Che Manca A Te e A Me

Introduzione

Con il suono della campana iniziò la seconda metà del festival dello sport. Era il momento degli eventi per partecipanti raccomandati. Solo gli studenti d’elite di ogni classe avrebbero partecipato alle restanti quattro competizioni. 

“Partecipi alla caccia al tesoro, vero, Ayanokouji-kun?”

“Preferirei di no, se possibile”. Però non potevo farci niente. Avevo perso a sasso-carta-forbici. 

“Il problema è che Sudou-kun non è qui.”

Dato che Sudou non c’era, sarebbe stato semplicemente segnato come assente. Avevamo preparato un sostituto? Anche Horikita non era ancora tornata alla nostra tenda. Fiduciosamente, significa che le cose procedono bene.

“Se per te va bene, vorrei la tua opinione su una cosa, Ayanokouji-kun. Avrei chiesto anche a Horikita-san, ma non è qui.”

“Hirata, non hai bisogno della mia opinione per prendere una buona decisione, vero?” 

“… chissà. Penso che abbiamo bisogno di un sostituto. Nelle competizioni individuali, la nostra classe si colloca in fondo alla classifica. Per vincere in punti complessivi, dobbiamo vincere le prossime gare”, rispose.

“In questo caso, chi scegliamo come sostituto?”

“Abbiamo bisogno di 100.000 punti per piazzare un sostituto. Mi inventerò qualcosa con i punti. I sostituti che potremmo usare che penso vadano bene sono Ike-kun e Yamauchi-kun”, disse Hirata.

“Questo perché, se si trovano al primo posto, saranno in grado di avere i punti per i loro test. Giusto?”

“Sì. Possiamo usarlo a nostro vantaggio.”

Era un buon piano per la caccia al tesoro, in cui la fortuna aveva una parte significativa nel risultato. Ike e Yamauchi fecero un giro di sasso-carta-forbici. Alla fine vinse Ike e si unì trionfalmente alla squadra della caccia al tesoro. “Va bene. Farò del mio meglio, per il bene di Sudou!”

Almeno sembrava avere spirito combattivo da vendere. 

Gli arbitri spiegarono la competizione prima che iniziasse. “Alcuni oggetti nella caccia al tesoro sono abbastanza difficili da recuperare. Per scegliere un nuovo oggetto, si può richiedere un ripescaggio, ma ci sarà un periodo di attesa di trenta secondi. Dovete fare la vostra richiesta di ripescaggio all’arbitro quando estraete il vostro lotto durante la competizione. La partita termina quando tre giocatori raggiungono l’obiettivo. Questo è tutto.”

Dopo questa spiegazione, iniziammo a prepararci per il secondo turno di caccia al tesoro, alla quale stavo partecipando.

“Yo.” Qualcuno mi chiamava. Non avevo bisogno di guardare per sapere che era Ryuuen.

“Quindi, quell’idiota dalla testa dura non parteciperà alla caccia al tesoro, eh? Pensavo che avrebbe partecipato di sicuro. Neanche Suzune è qui. Di sicuro non stanno scopando dietro le quinte giusto?”

“Non ne ho idea. Non ha niente a che fare con me… Non conosco neanche le questioni interne della mia classe”, risposi.

“Che risposta di merda.” Perdendo interesse per me, Ryuuen se ne andò. Sembrava che avrebbe partecipato anche lui al secondo round.

Presto iniziò il primo round. Le altre classi avevano presentato i loro studenti più atletici, così Ike fu superato proprio alla partenza. Ma la velocità non era tutto ciò che contava nella caccia al tesoro: il vero fattore decisivo era quale oggetto si pescava. Ike scelse il suo lotto e controllò il contenuto.

Gli studenti in testa cercarono di qua e di la, lasciando il campo per trovare i loro oggetti.

“Uooooooooooh!” Ike si mise in posa con il segno della vittoria e partì correndo indietro verso il punto di partenza. “Ayanokouji! Prestami il tuo piede sinistro! Il tuo piede sinistro!”

“Il mio piede sinistro?”

“La tua scarpa, amico! La tua scarpa! Quella è il mio oggetto!”

Ike mi mostrò un foglio di carta con la scritta “Il piede sinistro del tuo compagno di classe (scarpa).

“No, se te la do non posso più correre…”

“Geh?!” 

Non poteva usare la scarpa di un concorrente. Ike andò nel panico e si precipitò verso il campo. Tuttavia, sembrava che anche gli altri studenti avessero difficoltà con la caccia al tesoro, dato che nessuno si stava dirigendo verso la meta. 

Grazie alla sua fortuna durante il sorteggio, Ike-in qualche modo-riuscì ad arrivare al primo posto. “Niente male, niente male”, disse.

Pochi istanti dopo, la 1-A arrivò seconda, seguita dalla 1-B, e poi dalla 1-C all’ultimo posto. Poco dopo arrivò il segnale di partenza del secondo round. Andai a pescare un lotto, rimanendo leggermente indietro rispetto agli altri studenti.

Raggiunsi l’interno della scatola, toccando a turno diversi foglietti di carta. Con attenzione, ne tirai fuori uno e lo aprii. “Allora, cosa dirà il mio?”

“Porta dieci amici.”

“Stai scherzando, vero?” Mi sentivo svenire. Già era difficile uno, ma dieci? Dovevano proprio prendermi per il culo, vero? Non riuscivo nemmeno a pensare a dieci persone con cui ero in buoni rapporti

“Perché stai dormendo ad occhi aperti? Sbrigati, Ayanokouji!” Ike sembrava un po’ pieno di sé, ancora euforico per il primo posto. Ma non c’era niente che potessi fare. Due degli unici compagni di classe che potevo contare come amici, Horikita e Sudou, erano assenti. Dato che Ichinose e Kanzaki erano attualmente miei nemici, non potevo contare neanche loro.

“Vorrei chiedere un cambio.”

Gli altri studenti stavano già correndo per trovare i loro oggetti. Secondo le regole, aspettai trenta secondi, poi ripescai il mio lotto.

“La persona che ami.”

“No, no, no… No, no, no, no, no.”

Che diavolo avevano quei foglietti che avevo pescato? Mi stavano prendendo per il culo.

“Ca-cambio, per favore.”

Riuscivo a percepire la confusione della 1-D, ma non c’era davvero nulla che potessi fare. Se avessi mostrato quel foglio di carta a un membro del sesso opposto, sarebbe stato come confessare sentimenti per lei. Anche se avessi mentito e avessi chiesto a una di stare al gioco, sarebbe stato incredibilmente imbarazzante. Così, prima ancora di poter iniziare a cercare il mio oggetto, dovetti affrontare un handicap di un minuto.

“Un orologio da tavolo.”

Il mio terzo pescaggio produsse finalmente qualcosa che potevo ottenere, ma dovevo entrare nella scuola per trovare un orologio da tavolo. Controllai la tenda degli insegnanti, non si sa mai, ma non c’era nulla. Mentre lo facevo, gli altri tre concorrenti raggiunsero il traguardo.

“Questo non va bene.”

La dea bendata mi aveva snobbato, e arrivai per ultimo.

Parte 1

Le gare pomeridiane dovrebbero iniziare ora. Almeno avevo trovato lo studente dai capelli rossi che cercavo seduto su un divano nell’atrio del dormitorio.

“Sudou-kun.” Lo chiamai gentilmente, per non spaventarlo. Si voltò a guardarmi.

“Horikita.” Sembrava sorpreso. Probabilmente non si aspettava che mi presentassi. “Perché sei qui? Non dirmi che sei venuta a convincermi a tornare?”

“Ti sembro il tipo che viene fin qui per convincerti?”

“Be’… No, non sembri. Allora, sei venuta qui solo per rimproverarmi o qualcosa del genere?”

“Non lo so. Devo ammettere che non so proprio cosa dire.”

“Eh?” Sudou-kun inclinò la testa come se non avesse capito bene. Mi chiesi perché. Avevo finalmente trovato Sudou-kun e mi sentivo come se non potessi dire nulla. Cercai di ricordare perché mi ero sforzata tanto di trovarlo.

“Se non partecipi alle competizioni, la 1-D non ha alcuna speranza di vincere.”

“Probabilmente no. Immagino che siamo in un mare di guai in questo momento, eh?”

“Sì, siamo in fondo alla classifica. Per ribaltare la situazione, dobbiamo essere al primo posto in tutti gli eventi per partecipanti raccomandati. Anche così, non arriveremo al primo posto.”

Nonostante la presenza di atleti eccellenti come Sudou-kun, la 1-D nel suo complesso era chiaramente inferiore in questo festival dello sport.

“Anche se vi ho portato fino a qui. Quel bastardo di Hirata…” Sbuffò Sudou-kun.

“Non ha fatto nulla di male impedendoti di andare su tutte le furie. Al contrario, dovresti essergli grato. Se avessi colpito Ryuuuen-kun, saresti stato squalificato”, risposi.

“Non sopportavo proprio di essere quello che subiva. Quello che ha fatto Ryuuen è stato un Gioco Scorretto.”

“Sarai anche un bambino un po’ problematico, ma di sicuro oggi hai dato il massimo”, dissi.

Sudou non si era comportato come fa al solito. Solo questo è stato un miracolo. Per il bene dei suoi compagni di classe, divenne un leader nonostante la sua mancanza di esperienza. Aveva la testa calda, come al solito, ma alla radice c’era il desiderio di vincere. Si era comportato in modo eccellente negli eventi di gruppo e io dovevo riconoscere il suo valore.

“Detto questo, c’è ancora molto su cui lavorare”, continuai. “Il fatto che tu sia qui da solo in questo momento ne è la prova.”

“Che diavolo significa?”

“Se la gente potesse davvero fare affidamento su di te, avresti un sacco di compagni di classe che ti vengono dietro, non solo io. Persone che volevano convincerti a tornare.”

Sudou-kun diede un calcio al tavolo in preda all’irritazione.

“Questo è il problema”, continuai. “Cerchi di farti strada con prepotenza nella nostra classe. È successo durante gli esami di metà trimestre e durante la disputa con la 1-C. Ora hai perso il controllo e sei andato fuori di testa.”

“Stai davvero cercando di farmi la predica? Dammi tregua, Horikita. Sono davvero incazzato”, brontolò Sudou. “Senti, ho fatto un casino, ma non riesco proprio a trattenermi dal farlo. Non c’è niente da fare in questo caso, giusto?”

“Pensavo avessi detto che avresti sostenuto tutti nella classe?” 

“Non l’ho mai detto. Me lo chiedevano gli altri ragazzi, ricordi?” rispose.

“Anche così, hai un certo grado di responsabilità.”

“Dio. Stai zitto. Non mi interessa”, sbuffò.

“Sei infantile come sempre. Non funzionerà nel mondo reale, no?”

“Stai zitta!” Mi lanciò uno sguardo feroce, come se cercasse di intimidirmi per farmi tacere. Ma non avevo intenzione di arrendermi. 

Se ci fosse stato qualcun altro qui, probabilmente avrebbe ceduto. Vedendo che non cedetti, Sudou-kun perse la pazienza e distolse lo sguardo. 

“La tua debolezza è del tutto evidente”, dissi. “Cosa succederebbe se non studiassi? Cosa succederebbe se ti scatenassi? Ti manca la lungimiranza per pensare in anticipo.”

“Ah, basta così. Andiamo! Lasciami in pace e piantala! Le tue prediche mi faranno vomitare!” 

Credevo che Sudou-kun volesse rimanere in questa scuola ed impegnarsi. Doveva esserci un motivo per cui era così. Se non trovassi la fonte di quel problema, sarebbe rimasto intrappolato in un ciclo senza fine.

Anche se voleva stare da solo, non potevo lasciarlo. Proprio qui e ora, mi farei capire da lui.

“Se non ti piace, sentiti libero di colpirmi”, dissi.

“Eh? Cosa? Tu… Non c’è modo che io possa fare una cosa del genere!” 

“Perché sono una donna? L’ho già detto prima, ma sono abbastanza forte. Ti butto a terra prima che il tuo pugno mi raggiunga.”

“Combatterai contro di me? Cavolo, sei davvero una donna strana. Be’, come hai detto tu, nessun altro è venuto a cercarmi. Ma tu l’hai fatto. Solo tu.”

Ayanokouji-kun mi aveva spinta a farlo, ma non sentivo il bisogno di dirlo a Sudou-kun. Forse Sudou-kun era stanco. Borbottò a bassa voce, come se la sua rabbia gli sfuggisse. 

“Ho accettato il ruolo di leader perché pensavo che il festival dello sport sarebbe stato facile come una rubare una caramella ad un bambino. Non ho perso contro nessuno delle altre classi. Se facessimo di nuovo le gare individuali, non perderei contro nessuno. Ma quando la gente ti trascina giù nelle gare a squadre, non c’è niente da fare. Abbiamo perso rubabandiera e la battaglia della cavalleria a causa di quei ragazzi inutili. Non potevo sopportarlo.”

“Basta guardarti per capire che odi perdere quando sei bravo in qualcosa. Ma è tutto qui?”

Se semplicemente non avesse voluto perdere con nessuno nello sport, allora non era necessario per lui accettare il ruolo di leader. Anche Sudou-kun avrebbe dovuto rendersi conto che avrebbero faticato nelle competizioni di gruppo. 

In altre parole, ci sta sicuramente un’altra ragione dietro a ciò.

Sudou-kun apparve per un attimo perso nei pensieri, poi rispose: “Forse volevo solo vedere come ci si sentisse con la gente che mi prestava attenzione e mi rispettava. Credo che volessi mostrarlo a tutte le persone che mi prendevano in giro. Piuttosto patetico, vero?” 

Mentre ammetteva i suoi desideri, e che aveva abbandonato i suoi obiettivi, si grattò i capelli tinti di rosso.

“Quindi, ora sono completamente solo, eh? Be’, va bene. Le cose torneranno esattamente com’erano alle medie”, aggiunse.

“…………”

Mi chiedevo se le mie parole avrebbero raggiunto il suo cuore. Ayanokouji-kun mi aveva distrutta verbalmente in una discussione, Ryuuuen-kun mi aveva sconfitta e mio fratello mi aveva abbandonata. Non potevo credere neanche per un istante di avere il diritto di rimproverare Sudou-kun. L’avevo sempre considerato al di sotto di me, ma ora mi sentivo come se non fosse vero. 

Sudou-kun era maldestro, il tipo di persona che agisce d’impulso. Aveva una personalità volubile. Ma, cambiando prospettiva, vedevo che anche lui aveva combattuto da solo. Il fatto che avesse avuto il coraggio di affrontare la sua solitudine lo rendeva di gran lunga superiore a me.

Continuai la nostra conversazione in modo imbarazzante. “Sai, è strano. I miei sentimenti sono fondamentalmente gli stessi dei tuoi.”

“Eh? Cosa vuoi dire?”

“La sensazione di voler essere rispettati. Il desiderio di combattere da soli. Io li capisco”, gli dissi. “Quando ci ripenso, ci sono stati dei segnali. Durante gli esami di metà trimestre, mi sentivo irritata per gli studenti che non potevano studiare, tu compreso. Mi arrabbiavo quando non riuscivano a fare una cosa così ovvia. Non volevo affatto lavorare con loro. Ma al festival dello sport, ti sei comportato in modo impeccabile. Hai fatto molto per sostenere i nostri compagni di classe poco atletici.”

Lo studio e lo sport. Diversi com’erano, i principi alla base di entrambi erano gli stessi. Quello che avevo provato nei confronti di Sudou-kun e degli altri durante gli esami di metà trimestre era probabilmente quello che Sudou-kun provava in questo momento.

“Allora capisci come mi sento. In questo momento, voglio stare da solo”, rispose.

“E voglio davvero, davvero lasciarti in pace. Ma se ti perdiamo adesso, la sconfitta della 1-D sarà incisa sulla pietra”. Questo non era solo un problema di Sudou-kun. Avrebbe avuto un impatto su tutta la nostra classe.

“Però hai abbandonato la classe, proprio come me. Giusto? Quindi non hai alcun diritto di farmi la predica”, rispose.

“No, suppongo di no.”

Per questo le mie parole non hanno avuto alcun peso. Fino a questo momento avevo pensato la stessa cosa di Sudou-kun. 

“Sei delusa da me, vero? Ci sono abituato”, disse abbattuto. “Sono nato da persone inutili. Ecco perché anch’io sono inutile. Sono venuto qui perché non volevo assolutamente finire come i miei genitori, ma sto diventando proprio come loro.”

“Non è corretto concludere che qualcuno con genitori inutili si rivelerà inevitabilmente inutile. Non puoi incolpare gli altri per come sei o sarai. Rifiuto la tua ipotesi.”

“Che cosa intendi dire?”

“Non sei ancora nessuno. Chi diventerai, però, dipende da te e solo da te. Almeno, possiedi un’incredibile capacità atletica. Hai un modo di parlare rozzo, ma hai aiutato molti studenti durante gli allenamenti. Questo mi dimostra che non sei una persona inutile. In questo momento, però, stai cercando di scappare. Se continui a farlo, allora sarai inutile.”

“Bene. Allora marchiami come persone inutile. Vai avanti. Non mi interessa più”, rispose.

“Allora, vuoi gettare la spugna perché le cose non vanno come vuoi tu?”

Qualunque cosa gli dicessi, non mi rispondeva. Forse non sono stata capace di farlo aprire. La campanella suonò, segnalando la fine del pranzo. Le gare pomeridiane stavano per iniziare. Sudou-kun non sarebbe sicuramente tornato in tempo per la caccia al tesoro.

“Torna indietro, Horikita.”

“No, a meno che non ti porto con me.”

“Bene, fai quello che vuoi”. Sudou-kun si diresse verso l’ascensore.

“Aspetterò qui. Per sempre.”

“Fai quello che vuoi.”

Non gli tolsi gli occhi di dosso finché le porte dell’ascensore non si chiusero.

Parte 2

“Ugh. Be’, che sfortuna. Ancora un po’ e avremmo potuto battere la 1-B.”

“Sì.”

Anche con un sostituto di Sudou, i nostri avversari ci schiacciarono nel tiro alla fune a quattro vie. Di conseguenza, siamo stati mandati in fondo alla classifica.

Cercammo di coordinarci meglio come classe, ma Hirata è stato il più colpito. Si era assunto l’onere di pagare i sostituti, che gli era costato un sacco di punti. Eravamo in una situazione disperata, e Sudou – il nostro asso – era ancora assente. 

“Non credo che Sudou-kun tornerà.”

“Hirata, pagherai anche la prossima competizione?”

“Sì. Ne abbiamo bisogno”, rispose.

Hirata aveva pagato finora tre volte, due volte per Sudou e una volta per Horikita, che aveva anche lei programmato di partecipare al tiro alla fune a quattro vie. Non è stata una spesa da poco. Se avesse dovuto pagare per la prossima competizione, il totale sarebbe stato di 500.000 punti. Non importava quanti punti privati avesse detto di avere, era comunque troppo.

“Be’, Sudou a parte, Horikita dovrebbe essere in grado di ripagarti”, dissi. Fortunatamente, Horikita aveva ottenuto una tonnellata di punti all’ultimo esame, proprio come Hirata. “Non dovresti lasciargli portare il peso dei punti questa volta? I partecipanti, intendo.”

“Potresti avere ragione, ma 100.000 punti sono tanti, ed è difficile risparmiarne così tanti. Inoltre, sono io che ho dato il via libera all’utilizzo di sostituti, quindi non posso proprio andare a chiedere punti”, rispose.

“Non pensi che la colpa sia delle persone che si sono ritirate?”

Inoltre, Sudou aveva preso a pugni Hirata. Ma Hirata non si è soffermato su questo.

“Suppongo che ci sia da pensare alla vittoria della classe, ma se ci piazziamo bene qui, le nostre vincite ci daranno un vantaggio sui test futuri. È meglio se la gente partecipa. Ma se devono pagare per conto loro, molti studenti probabilmente lasceranno stare la sostituzione di Sudou.”

Gli studenti che avevano più bisogno di punti per i test spesso e volentieri avevano problemi finanziari. Non potevano rischiare di perdere sia i soldi che i punteggi dei test.

Le uniche competizioni rimaste erano la corsa a tre gambe mista e l’ultimo evento, la staffetta dei 1200 metri. Hirata stava andando a vedere se qualcuno voleva partecipare, ma in quel momento, Kushida gli si avvicinò di corsa.

“Ehm, Hirata-kun, ti dispiacerebbe se ti aiutassi anch’io? Mi piacerebbe partecipare alla corsa a tre gambe. Naturalmente, pagherò i punti. Va bene?”

“Eh?”

“Non posso lasciarti portare questo peso da solo. Inoltre, voglio fare del mio meglio per la classe e per il bene di Horikita-san e di Sudou-kun.”

“Dato che sei piuttosto brava nello sport, Kushida-san, la tua offerta è ben accolta.”

“Grazie. Andrò a dire a Chabashira-sensei che parteciperò al posto di Horikita-san”, disse Kushida. Con questo, scappò via.

“Ora per un ragazzo. Chiederò in giro”, disse Hirata.

“Ehi, Hirata. Posso entrare come sostituto di Sudou? Pagherò i punti. Non posso garantire di essere di grande aiuto, ma ci proverò”, dissi.

“Be’… Sì, certo. Non mi dispiace, naturalmente, ma… a te sta bene?” chiese Hirata.

“Non mi sembra giusto farti sopportare tutto questo da solo. Inoltre, sono un po’ ansioso per il prossimo test. Vorrei ottenere almeno un punto in più.”

Con il permesso di Hirata, inseguii Kushida, interrompendo la conversazione che stava già avendo con Chabashira-sensei.

“Quindi tu sarai il sostituto di Sudou, Ayanokouji?” Chiese Chabashira-sensei.

“Sì.”

“Piuttosto insolito, visto che di solito preferisci guardare dalle retrovie.”

“Prendi il posto di Sudou-kun, allora, Ayanokouji-kun? Non vedo l’ora di correre con te!” disse Kushida.

“Sì, anche io. Però non sono così veloce, quindi dovrai perdonarmi”, risposi.

“Nella corsa a tre gambe, la coordinazione è più importante della semplice velocità”, disse Kushida.

“Yoo-hoo! Ayanokouji-kun! Oh, anche Kikyou-chan. Sembra che siamo in competizione nello stesso gruppo, eh?” disse Ichinose, camminando verso di noi. Accanto a lei c’era il suo compagno, Shibata.

“Oh, wow, avversari davvero tosti!” disse Kushida. “E pensare che voi due state facendo squadra…”

“Be’, Shibata-kun può essere duro, ma io non sono poi così speciale, sapete? Non sono ancora arrivata prima in niente”, disse Ichinose.

“Davvero? Wow, questo è inaspettato”, rispose Kushida.

“Mi sono piazzata seconda una volta, ma sono arrivata quarta o quinta per tutti gli altri eventi. A dire la verità, qualcun altro avrebbe dovuto partecipare a questa gara a tre gambe, ma credo che si sia slogata la caviglia prima di pranzo. Un bel po’ di persone si sono infortunate quest’anno”, disse Ichinose. A quanto pare, anche la 1-B aveva alcuni assenti. 

“Ehi, Shibata-kun”, disse Ichinose al suo compagno. “Va bene se ora lego la corda?”

“Ok.”

La coppia di 1-B legò allegramente le gambe.

“Bene allora, suppongo che dovremmo… Um, andrebbe bene se lo legassi tu? Sarebbe strano per un ragazzo fare una cosa del genere”, dissi a Kushida.

“Certo, ma non è strano? Voglio dire, hai legato tu la corda quando ti sei esercitato con Horikita-san, vero, Ayanokouji-kun?”. Wow, aveva davvero osservato la classe come un falco.

“Lei è… be’, un’eccezione. Non posso comportarmi allo stesso modo con le altre ragazze.”

“Stai dicendo che Horikita è speciale, allora?”

Sarebbe più preciso dire che era una persona con uno status speciale, ma sarebbe difficile da spiegare.

“Comunque, non posso credere che Horikita-san sia andata a cercare Sudou-kun in quel modo”, commentò Kushida. “È solo che, be’, lei non salta mai la lezione. È molto scrupolosa. Non pensi che sia strano?”

“Sì, sono rimasto sorpreso.”

“Però non sembravi molto sorpreso.” Mentre lo diceva, si accovacciò e mi tirò la corda intorno alla gamba.

“Suppongo che sia difficile per la gente leggere la mia faccia. Lo è sempre stato.”

“Vuoi dire che hai una bella faccia da poker?”

“Kushida.”

“Aspetta ancora un po’, ok? Finirò presto”, disse dolcemente Kushida, mentre legava abilmente la corda attorno alle nostre gambe.

Decisi di andare al sodo. 

“Sei tu. Sei tu il traditore che ha fatto trapelare la tabella di partecipazione della 1-D alla 1-C.”

“Andiamo, Ayanokouji-kun. Che ti succede? Anche per scherzo, è una cosa crudele da dire”, rispose.

“Ti ho visto. Hai fatto una foto con il tuo telefono della tabella di partecipazione che abbiamo disegnato sulla lavagna.”

“L’ho fatto per registrare le informazioni, così me ne sarei ricordata. Sarebbe un grosso problema se mi scordassi il mio stesso turno dopotutto.”

“Ma non abbiamo deciso tutti di scrivere i nostri turni a mano?”

“Oh, davvero? Scusa, l’ho dimenticato.” Mentre Kushida finiva di legarci insieme, si alzò lentamente in piedi, facendo risplendere il suo solito sorriso. “È solo questo che ti ha fatto sospettare di me?”

“Scusa, ma sono sicuro di aver ragione. Se così non fosse, la 1-C non avrebbe potuto massacrarci così”, risposi.

Era raro che mi trovassi così vicino a Kushida, solo noi due. Era l’occasione perfetta per una chiacchierata. 

“Ehm, ma anche se qualcuno ha fatto trapelare la tabella di partecipazione della 1-D, questo non significa necessariamente che la 1-C possa schiacciarci, giusto?” Chiese Kushida.

“Proprio così.” La 1-C non era del tutto insuperabile in tutte le competizioni, il che rendeva difficile lanciare accuse. Anche se avessero capito l’intero ordine della 1-D, non avrebbero comunque saputo tutto sulla 1-A e la 1-B. Tuttavia, la fuga di informazioni avrebbe aumentato significativamente le possibilità di vittoria della 1-C.

“Ehi, Ayanokouji-kun. Supponendo che io sia responsabile della fuga di informazioni della 1-D… Se il mio scattare una foto ti ha portato a determinarlo, significa che sapevi che la tabella di partecipazione era trapelata, giusto? In questo caso, perché non hai cambiato la tabella dopo che ho scattato la foto? Non avreste potuto presentare una nuova tabella di partecipazione in seguito come contromisura? Se l’avessi fatto, la foto che ho scattato sarebbe stata inutile, non credi?” 

“Sarebbe inutile. Non avrebbe importanza se il traditore fosse uno studente di 1-D.”

“Che cosa intendi dire?”

“Diciamo che abbiamo modificato la tabella di partecipazione proprio come hai detto tu, Kushida. Anche se avessimo presentato la nuova tabella segretamente, fintanto che il traditore era di 1-D, poteva ispezionare la nuova lista in qualsiasi momento. Chiunque nella nostra classe aveva il diritto di vederla.”

Se è per controllare la lista, allora potresti farlo in qualsiasi occasione. In altre parole, anche se avessimo pianificato di nascosto, alla fine l’ordine verrebbe scoperto semplicemente controllando ripetutamente la tabella.
Kushida… no, Ryuuen farebbe questo in quel caso.

“Ma se nascondessi la tabella fino all’ultimo minuto possibile prima di presentarla, anche se qualcuno lo vedesse, non avrebbe avuto il tempo di intevenire.”

“In quel caso, la tabella di partecipazione non sarebbe stata trapelata. Non ci avevo pensato.”

“Ah, ma fare una cosa del genere potrebbe finire per gettare il resto della classe nel caos più tardi. Neanche questo sarebbe un bene.”

Kushida aveva ragione. Se avessimo aspettato a presentare la tabella poco prima della scadenza, come diceva lei, avremmo ridotto le probabilità di tradimento, ma avremmo anche gravemente confuso i nostri compagni di classe. Allo stesso modo, gli altri studenti si sarebbero risentiti se avessimo cambiato di nascosto l’elenco senza consultarli. La contromisura ideale sarebbe stata quella di considerare la possibilità di una fuga di notizie fin dall’inizio, proporre più versioni della tabella di partecipazione come classe e presentarne una a caso. 

“Capisco dove vuoi arrivare, ma non sono io il colpevole, ok? Neanch’io voglio sospettare di nessuno dei miei compagni di classe”, disse Kushida.

“In questo caso, che ne dici di chiedere a Chabashira-sensei? Sono sicuro che può dirci se qualche studente ha chiesto specificamente di vedere la tabella di partecipazione dopo che l’abbiamo presentata”, risposi.

“…………”

Kushida chiuse la bocca. Per la prima volta quel giorno, il suo sorriso scomparve. Aveva appena implicitamente confermato i miei sospetti. Tuttavia, un sottile sorriso si insinuò subito sulle sue labbra.

“Fufu. Non sei proprio una persona comune, vero, Ayanokouji-kun?” 

Rise. Era una faccia che avevo già visto prima. Il volto del Kushida segreto.

“Suppongo che non ci sia nulla che io possa fare, ora che sono stata scoperta. Sì. Ho fatto trapelare la tabella di partecipazione”, mi disse.

“Lo ammetti?”

“Sì, se l’avessi chiesto a Chabashira-sensei, mi avresti scoperto comunque. Era solo questione di tempo. Inoltre, anche se ti dico la verità, Ayanokouji-kun, sono sicura che non sarò esposta. Non l’hai dimenticato, vero? Della mia uniforme, che hai toccato?” 

Mi stava minacciando. “No. Non posso denunciarti come il colpevole. Questo è certamente vero. Per inciso, questo mi ricorda che durante l’esame sulla nave da crociera, siamo finiti per avere quel risultato perché hai fatto dire a Ryuuen che eri il “bersaglio”, giusto? Poi hai chiesto a Ryuuen un favore in cambio di questa informazione.”

“E quale sarebbe un tale favore? Cosa potrei desiderare tanto da tradire l’intera classe?”

“Se ti comporti in modo così palese durante il festival dello sport, finirei per rendermene conto anche se non avessi voluto. È la stessa richiesta che volevi farmi un po’ di tempo fa, non è così?” 

“Ahhaha… sì, proprio così. Hai davvero capito tutto, Ayanokouji-kun.”

“Vorrei sentirlo dalle tue labbra”, le dissi.

“Volevo espellerla. Espellere Horikita Suzune. Ecco cosa”, rispose.

“Non capisco proprio perché ce l’hai così tanto con Horikita.” Speravo che le due risolvessero i loro problemi prima del festival dello sport, ma non è andata così.

“Farò espellere Horikita-san, non importa cosa dici. Non cambierò idea”, disse Kushida.

“E ti va bene sabotare la 1-D per farlo?” 

“È così. Non mi importa se non arriverò mai alla classe A, se significa che Horikita-san verrà espulsa. Oh, ma non fraintendetemi- una volta che se ne sarà andata, riunirò tutti, e lavoreremo insieme per raggiungere la Classe A. Lo prometto”, disse Kushida.

A quanto pare, non c’è stato modo di farle cambiare idea. Era completamente concentrata sul suo obiettivo. Se fosse stata costretta, probabilmente avrebbe fatto coinvolgere persone come Katsuragi, Ichinose o Sakayanagi per aiutarla.

“Oh, ma ho riconsiderato una cosa. Ti ho aggiunto alla lista delle persone che voglio espellere, Ayanokouji-kun. Dopo che tu e Horikita sarete stati eliminati, allora punterò alla classe A”, disse Kushida.

Portava ancora quel sorriso meraviglioso. La sua espressione era quasi abbagliante.

“Hai considerato che Ryuuen potrebbe smascherarti?” 

“Non sono un idiota. Ovviamente non farei nulla che lasciasse tracce. Ryuuuen-kun è un bugiardo che incastra la gente senza battere ciglio. Be’, ho scommesso sul fatto che mi avrebbe tradito o meno”, disse Kushida.

Volevo dirle che c’erano molti modi per ingannare qualcuno. Un vero genio avrebbe trovato il modo di fare di qualcun altro il traditore al suo posto. Una pedina per aiutarlo a raggiungere la vittoria.

“Horikita-san ha preso una bella batosta in questo festival dello sport”, aggiunse Kushida. “Peccato che non sia riuscita a salvarla, vero?” 

Non ne ero così sicuro. 

Fatto questo discorso, facemmo la corsa a tre gambe, con ostilità silenziosa nell’aria intorno a noi.

Parte 3

Era passata quasi un’ora da quando Sudou-kun era partito. Questo significava che la competizione finale sarebbe iniziata da un momento all’altro. Il buco lasciato da Sudou-kun non era piccolo. Posso immaginare Hirata-kun e gli altri lottare, ma non posso aspettarmi molto. 

Ero impotente. Non potevo fare assolutamente nulla se non stare in piedi in un inutile stordimento. Avevo passato un’ora davanti all’ascensore.

Anche se tornassi indietro e mi ritirassi, non avevo i fondi per avere un sostituto. Ryuuuen-kun si sarebbe preso tutti i miei punti con il ricatto. Ma non era per questo che non potevo andarmene. Se Sudou-kun fosse tornato e non mi trovasse qui, gli si sarebbe spezzato il cuore. Inoltre, nonostante la sconfitta della 1-D fosse praticamente incisa nella pietra, volevo fare tutto quello che potevo. Credevo che Sudou-kun sarebbe tornato. Questo era tutto quello che c’era da fare. E poi…

“Hai… hai davvero aspettato qui intorno?”

“Sei tornato, Sudou-kun.” Mantenni la calma, ma dentro di me ero contenta. Ero così felice.

“È già finita, non è vero? Intendo il festival dello sport.”

“Potrebbe. Ma se torniamo indietro adesso, potremmo ancora fare in tempo per l’ultima competizione”, dissi.

“E allora? A che serve? Abbiamo già perso”, disse Sudou-kun.

“Hai ragione, il risultato è disastroso. Ho dovuto ritirarmi a causa del mio infortunio, e Kouenji-kun era assente fin dall’inizio. E tu te ne sei andato a metà strada, Sudou-kun. Rispetto alle altre classi, i nostri compagni di classe non hanno alcuna possibilità di vincere”. Gli eventi per partecipanti raccomandati a cui avrei voluto partecipare sarebbero comunque finiti in modo disastroso. “Visto che sei tornato, posso dedurre che vuoi tornare alla competizione?”

“Nah. Sono venuto qui solo per vedere se eri ancora in giro.”

“Capisco. Be’, mentre aspettavo da un’ora, ho pensato ad alcune cose. Che tipo di persona sono, che tipo di persona sei… Cose del genere. Ho concluso che io e te siamo davvero simili, dopotutto.”

“Non abbiamo niente in comune. Io e te semo troppo diversi.”

“No, siamo molto simili. Più ci penso e più vedo che è vero.”

Parlai dal profondo del mio cuore.

“Sempre da solo. Sempre solitario. Ma tu credevi di farcela, e ci hai provato”, continuai. “Se ci fosse una differenza tra noi, sarebbe che uno di noi vuole il riconoscimento da una sola persona, e l’altro lo vuole da un grande gruppo. Conosci già un po’ il presidente del consiglio studentesco, vero?”

“Sì, quel tipo calmo e composto?”

“È mio fratello maggiore.”

“Oh? Quindi… Aspetta, hai detto qualcosa sul fatto di litigare con lui, giusto?” chiese Sudou-kun. 

“Il mio rapporto con lui è tutt’altro che buono. Poiché mi manca il talento, non siamo molto legati. Mio fratello maggiore è incredibile, e non ama essere associato a un incompetente come me. Ecco perché anch’io ho fatto del mio meglio per diventare una persona incredibile. Ho messo tutta me stessa nel tentativo di raggiungere questo obiettivo, dagli studi allo sport. Anche in questo momento, ci sto provando.”

“A-aspetta un attimo. Non sei già molto intelligente e brava nello sport?”

“Dal punto di vista della persona media, suppongo. Ma rispetto a mio fratello, non sono niente di speciale”. Probabilmente Nii-san aveva raggiunto la mia attuale competenza quando era alle medie, o forse anche prima. “Ecco perché corsi, per raggiungere mio fratello. Di conseguenza, sono sempre sola. Però pensavo che andasse bene. Credevo che, fintanto ché fossi stata una studentessa straordinaria, mio fratello mi avrebbe riconosciuta. Pensavo che, se avessi partecipato a una tonnellata di competizioni, si sarebbe fermato a guardarmi. Per questo ti ho detto che volevo il posto di ancora nella staffetta. Avevo questa idea che, se fossi stata l’ancora, avrebbe potuto fare il tifo per me.”

Affrontando la debolezza di Sudou-kun, avevo affrontato anche la mia.

“Davvero non ti riconosce? Anche se ti stai sforzando tanto?”, chiese Sudou-kun.

“Non lo fa. Ma finalmente ho capito una cosa: non sono incredibile. Ryuuuen-kun mi ha battuto pienamente e non ho ottenuto nemmeno un solo risultato che mi soddisfi. Voglio arrivare alla classe A per guadagnarmi il rispetto di mio fratello. Questo non è cambiato. Ma i metodi che ho usato per raggiungere questo obiettivo sono stati sbagliati. Non sono sola. Per la prima volta, con degli alleati, potrei raggiungere il mio obiettivo.”

“Non t’arrendi?” 

“Se c’è una differenza tra me e te, potrebbe essere proprio questa. Non mi arrenderò mai e poi mai. Mi sforzerò di diventare qualcuna degna dell’ammirazione di mio fratello”, risposi.

“Sembra una strada dolorosa da percorrere.”

“Suppongo di sì. Ma non siamo soli al mondo. Ci sono miliardi di persone su questo pianeta, e innumerevoli persone nella nostra vita. Non possiamo ignorarle.”

Una persona non potrebbe sopravvivere da sola. Il festival dello sport era stato certamente una dura prova per la nostra classe, ma allo stesso tempo era stato rivelatorio. 

“Ho detto che avresti continuato a comportarti in modo violento. E così ti ho spinto via con freddezza. Ma non era la risposta giusta. Se mai in futuro ti allontanerai dal tuo cammino, ti ci riporterò io. Quindi, fino al diploma, ti prego di prestarmi la tua forza. Ti prometto che ti presterò anche tutta la mia”. Lo guardai dritto negli occhi e non distolsi lo sguardo. 

“Poco tempo fa non sembrava affatto così. Perché ora le tue parole sembrano così serie?” chiese.

“Potrebbe essere perché ho finalmente ammesso la verità, cioè che sono una persona inutile. Ho evitato questo fatto”. Non l’avrei detto a chiunque. “Te lo chiedo di nuovo, Sudou-kun. Prestami la tua forza.”

“Horikita…”

Sudou-kun strinse le mani, poi si colpì sulla fronte.

“Ah, cosa diavolo sto provando in questo momento? Non lo capisco, ma è come se… mi sembra di aver finalmente aperto gli occhi.”

Si avvicinò a me. 

“Lavorerò con te, Horikita. Mi… mi sento come se qualcuno mi avesse finalmente notato al di fuori del basket.”

Mentre lo diceva, mi sentivo sorridere. Non l’avevo mai provato prima. Mi chiedevo quale fosse l’intenso palpito nel mio petto. Sapevo che non era amicizia, o amore. Era qualcos’altro. 

Per quanto fosse imbarazzante ammetterlo a me stessa, ora avevo un alleato. Era diverso da Ayanokouji-kun, o da mio fratello. Era qualcosa che mi mancava.

Forse avevo appena fatto il mio primo piccolo passo in avanti.


Capitolo 6

Epilogo

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