Volume 3: Short Story 2

Tsubasa Nanase: Insondabile

I dati dimostrano che gli uomini hanno una resistenza migliore delle donne. Ma per quanto ne sapevo, non c’era tutta questa differenza tra me e Ayanokōji-senpai. Questa convinzione derivava dalla fiducia e dalla determinazione acquisite con l’allenamento fin da quando ero piccola. Ma ora capisco chiaramente che è stato troppo ingenuo da parte mia.

Ayanokōji-senpai non sembrava minimamente stanco in questi ultimi giorni. Manteneva sempre un’energia costante al 50-60%, superando ogni ostacolo con apparente facilità. Mi stava superando agevolmente, scalando le rocce imponenti. Se continuava così, non sarei stata in grado di tenergli il passo. Dovevo assolutamente evitare di rimanere troppo indietro, a qualunque costo. Temendo che tutto potesse finire, mi decisi a forzare il mio ritmo.

“Cosa stai facendo?”

“Per favore, non… badare a me. Ho deciso di seguirti, Ayanokōji-senpai, di mia spontanea volontà…!”

Se smettevo di arrampicarmi e cadevo giù da qui, significava che valevo proprio questo. 

Allungai con fervore il braccio e mi aggrappai alla superficie rocciosa. Mentre la mia mente traboccava di forza di volontà, le mie mani gridavano al loro limite.

“Se non stai attenta, l’eliminazione non è l’unica cosa di cui dovrai preoccuparti.”

Eliminazione o meno, non era così importante per me. La cosa più importante per me era se riuscivo a raggiungerlo o meno. Tutto dipendeva da quello.

Mi concentrai sulle braccia e sulle gambe quando improvvisamente lui tornò da me.

“Prendi la mia mano.”

Vedendo quanto ero disperata, mi tese la mano.

“Non posso farlo. Mi sono unita a te a condizione di non chiederti alcun aiuto, quindi… Ti prego, vai avanti, senza badare a me.”

Anche se salire qui era molto pericoloso, era sceso da me senza preoccuparsi. Rimaneva sempre composto, e c’erano così tante cose che non sapevo su di lui. Come previsto, questa persona non era normale. Dall’atteggiamento sfacciato durante la lotta con Hōsen a questo momento.

“Mi lascerebbe un brutto sapore in bocca se andassi avanti e tu finissi per farti male. Se tu stessi implorando il mio aiuto allora il discorso sarebbe diverso, ma sono io che per caso ho deciso di fare qualcosa di buono. Non preoccuparti.”

“Ma…!”

“È una perdita di tempo stare qui a discutere. Mi sbaglio?”

Non avevo più nessun posto dove poter fuggire. Più resistevo, più mi rendevo conto di quanto gli facessi perdere tempo prezioso.

“…Capisco.”

Non potevo nascondere la mia frustrazione mentre gli prendevo la mano.

“Senpai… Hai forse esperienza di arrampicata?”

“No, è la prima volta che faccio una cosa del genere.”

“È così…?”

Mi sollevò insieme al mio pesante zaino. Questa persona possedeva davvero capacità insondabili, dopotutto. Mi chiedevo se fossi in grado di affrontarlo…

No, questo non è importante. 

È sicuramente una persona che devo sconfiggere. E poi devo trascinare fuori quella persona. Questo è il motivo per cui sono venuta in questa scuola in primo luogo.È l’unico obiettivo che ho.


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(Ultimo aggiornamento 10/05/2024)

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