Volume 1: Short Story 2

Karuizawa Kei – Un Tempo Solo per Loro

Era venerdì sera. Ero andata in camera del mio ragazzo per divertirmi. Come no… dovevamo studiare.

Di solito questo genere di cose tende a sfociare in qualcosa di romantico, ma le possibilità che ciò accada erano nulle.

Era un peccato che sembrasse un dopo-scuola.

Ma non ero così triste. Dopotutto, era un tempo prezioso da trascorrere da soli.

Essendo chi sono, gli chiesi un po’ di lui.

“Ehi, avrei una domanda da fare.”

“Una domanda?”

“Voglio dire, mi farai da tutor e tutto il resto, ma non hai una C come capacità accademica, Kiyotaka? Quindi, non significa che sei nella media? Ma scommetto che in realtà… puoi fare molto meglio di così, no?”

“Qualcosa del genere.”

Sapevo già che era molto intelligente. Non sapevo quanto però. Se fosse bravo a studiare, essere aperti al riguardo farebbe sì che la gente lo guardi con più ammirazione.

“Sei così anche con le tue abilità di combattimento. Perché ti impegni così tanto per nascondere tutto?”

“Non voglio distinguermi. Quindi non cerco di ottenere punteggi elevati.”

Una risposta proprio da lui. Da come è stato così silenzioso fino ad ora, questo sembrava comprensibile.

“Ok, allora, quanti punti pensi che potresti ottenere se facessi sul serio?”

“Non ne ho idea.”

Non ne ha idea? Istintivamente mi venne da sorridere per l’aria calma e seria che aveva.

“Dai, non prendermi in giro. Dimmelo e basta~!”

Qualcosa che avrei sentito solo io, qualcosa che mi avrebbe detto solo lui.

Era una cosa speciale… sì, una cosa tra coppie.

Mentre lo assillavo sembrava pensare di non avere scampo, così fece questa proposta.

“Sarò più che felice di rispondere alla tua domanda se ti presenterai e ti impegnerai nel gruppo di studio da domani in poi.”

Ero stata invitata al gruppo di studio gestito da Horikita-san già alcune volte. Finora sono sempre riuscita a evitarli. Ma è vero, anche io sapevo di dover studiare.

“Ci andrò, assolutamente. Sento un senso di pericolo imminente per quello che mi hai appena detto.”

Sì, se ora prendessi un voto insufficiente in un esame speciale, verrei espulsa.

Non vorrei essere espulsa dopo essermi messa con lui.

Finalmente si rese conto della mia serietà e me lo rivelò.

“Invece di dirti quanti punti posso ottenere, però, ti dirò quanti punti ho deciso di ottenere.”

“C-che cosa significa? È un’affermazione piuttosto incredibile.”

L’aspetto sorprendente non era il fatto che avesse detto quanti punti voleva prendere ma quanti ne avrebbe deciso di prendere. Era questo a renderlo così impressionante.

“400 punti.”

La cifra che disse con disinvoltura di voler prendere sarebbe stato uno scherzo se lo avessi detto io.

“…Aspetta, davvero? 400 punti corrisponde a…”

Cercai di ricordare ciò che Chabashira-sensei aveva spiegato.

“L’equivalente di un grado A.”

“E stai dicendo che puoi ottenere quel punteggio se vuoi?”

Normalmente non si ottengono così tanti punti solo studiando.

In altre parole, stava dicendo che poteva competere con Yukimura anche adesso?

“Certamente. Da quando mi sono iscritto qui, non c’è stato un solo problema che abbia pensato di non poter risolvere.”

Basta. Non riesco a seguire quello che dice… davvero. È così fantastico.

Quindi questo significa, forse è strano, ma in pratica sta dicendo che può controllare quanti punti prende?

E sbaglio o lo dice come se potesse ottenere il massimo se lo vuole…?

Ma la sua risposta era così irrealistica che non riuscivo a stargli dietro.

Non credo di mentire se dico che probabilmente il mio sguardo sembrava spaesato in questo momento.

“Ora che riesci a vedere il quadro generale, voglio che tu tenga a mente la sensazione di pericolo imminente e che ti concentri.”

In ogni caso, dovrei ascoltare il suo avvertimento, visto che è così impressionante.

Ma era vero che il mio cuore non saltava di gioia all’idea di studiare con Horikita e gli altri.

“Ok… credo che studierò qui per un po’ e poi tornerò nella mia stanza…”

Sì, penso di poter dare il meglio di me se è insieme al mio ragazzo.

“Ok. Allora cominciamo subito.”

Accettò facilmente il mio modesto desiderio.

Diventai più positiva vedendo il suo viso davanti a me mentre apriva gli appunti e mi dava istruzioni.

“Ehi, da questa parte.”

“Hm?”

In questo caso, era meglio sedersi uno accanto all’altro invece che uno di fronte all’altro.

Diedi un colpetto al posto accanto a me, dandogli il benvenuto.

“Vieni a sederti qui e insegnami.”

Non mi respinse e lentamente si avvicinò e si sedette accanto a me.

Era come se una leggera brezza avesse portato con sé il suo profumo.

Ero così felice che per un momento non mi importava più di studiare. Ma ripresi le redini e mi concentrai.

Per trascorrere una vita scolastica divertente con Kiyotaka.


Short Story 1

Short Story 3

Indice


(Ultimo Aggiornamento 24/07/2023)

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora