Volume 8: Capitolo 4

La Prima Metà della Battaglia delle Ragazze: Ichinose Honami

Quando arrivò il terzo giorno, sembrava che fossero successe un sacco di cose con i ragazzi. Ma come ragazza, io, Ichinose Honami, non avevo modo di conoscere i dettagli.

Torniamo indietro al giorno in cui è iniziato l’esame speciale e raccontiamo la storia da lì.

“Ora che abbiamo formato i nostri gruppi, facciamo del nostro meglio per andare tutti d’accordo!”

Questo era quello che dissi a tutti i membri del mio gruppo prima di andare a letto.

Nonostante i molti colpi di scena, gli alti e bassi e i continui drammi, almeno ora conoscevo gli alleati che avrebbero affrontato questo esame al mio fianco.

Wang Mei-Yu-san, Shiina Hiyori-san, Yabu Nanami-san, Yamashita Saki-san, Kinoshita Minori-san, Nishino Takeko-san, Manabe Shiho-san, Nishi Haruka-san, Motodoi Chikako-san, Rokkaku Momoe-san, ed io formavamo un gruppo di undici persone. 

Io ero l’unica della 1-B, e c’era anche una sola persona della 1-C. Gli altri erano delle classi 1-A e 1-D. 

Le ragazze chiamate Manabe-san e Nishino-san sembravano essere ragazze problematiche anche all’interno della loro classe. In breve, questo era un raduno di reietti.

Perché quando si trattava di cose come questa, le ragazze potevano essere piuttosto schiette.

Non conoscevo bene Mei-Yu-san, e anche gli altri studenti che erano stati portati per riempire il gruppo non si conoscevano bene. 

Dovevo sbrigarmi a costruire dei rapporti, in fretta.

“Andiamo d’accordo, Ichinose-san.”

“Infatti, Shiina-san. Ho sempre voluto andare d’accordo con te.”

“È così? È un onore.”

Ma per quanto riguarda la 1-C— no, ora erano la 1-D— non ci eravamo proprio integrati con nessuno di loro.

Con Ryūen-kun dietro di loro, non saremmo mai riusciti ad arrivare ad un punto in cui avremmo potuto fare amicizia con loro, qualunque cosa facessimo. 

Suppongo che non fosse ancora chiaro se si fosse davvero fatto da parte o meno, ma dato che avevamo finalmente messo insieme questo gruppo di ragazze, volevo che andassimo d’accordo.

La cosa principale che dovevamo evitare era che qualcuno venisse espulsa se il nostro gruppo non fosse stato all’altezza. In altre parole, dovevamo evitare che qualcuno invocasse la regola della responsabilità congiunta e trascinasse giù con sé un’altra persona. 

Anche se la mia prima lealtà era verso i miei compagni della 1-B, ora che avevamo formato questo gruppo, non potevo fare favoritismi. 

Questo era quello che mi ero detta.

Wang Mei-Yu-san non stava partecipando attivamente. Per essere più precisi, sembrava che non potesse partecipare nemmeno se avesse voluto. 

Sarebbe stato semplice per me dare una mano, ma questo gruppo era composto principalmente da ragazze della 1-A e della 1-D e molte di loro avevano un grande ego. 

Se avessi ficcato il naso dove non dovevo o se avessi cercato di condurle con la forza, avrebbero potuto decidere di non fidarsi di me.

Ecco perché decisi di aspettare un po’.

Se nessun altro avesse preso l’iniziativa e avesse iniziato ad aiutare Wang Mei-Yu-san, avrei fatto qualcosa.

“Ehi, tu sei…Wang Mei-Yu-san, giusto?”

“S-sì.”

Shiina-san le si avvicinò, rivolgendosi a lei con delicatezza. 

Shiina-san aveva assunto il ruolo di leader, anche per un gruppo come questo. Era una persona davvero affidabile. 

Questa volta non mi ero proposta per il ruolo di leader.

In parte perché Shiina-san si era offerta subito volontaria, ma anche perché non pensavo che potessimo davvero puntare al primo posto con i membri che avevamo.

“È molto snervante, vero? Essere circondati da persone sconosciute.”

“Umm, ummmm, non è proprio…”

“È del tutto comprensibile se ti senti disorientata, specialmente quando sei circondata da estranei e ti viene detto di andare d’accordo con loro.”

“Sì, sì. È esattamente come dice Shiina-san.”

Non si poteva trasformare un gruppo di sconosciuti in amici solo perché lo si voleva. Era il tipo di cosa che accadeva naturalmente o non accadeva affatto. Se ci si pensava troppo, si perdeva l’equilibrio e si falliva.

“Ehi, Ichinose-san. Hai mai avuto un ragazzo prima d’ora?”

Una ragazza della 1-A mi fece questa domanda.

“Beh… mi imbarazza dirlo, ma no. Non ho nessuna esperienza romantica.”

“Capisco. Anche se hai l’aria di essere super popolare, forse sei il tipo di ragazza che ha standard molto alti o qualcosa del genere.”

“Non credo proprio di esserlo, ma… non so.”

“Va bene allora, c’è qualche ragazzo che ti interessa in questo momento?”

“Eeeeeeeehhhhhhh~”

La domanda fu così improvvisa che non potei evitare il panico.

“Sai, ci sono voci che dicono che sei stata vista da sola insieme a Nagumo-senpai, molto spesso…”

Beh, era certamente vero che avevo lavorato molto con il presidente Nagumo dopo essere entrata nel consiglio studentesco. 

Non avrei mai immaginato che avrebbe portato a voci del genere, però.

“Lasciando da parte il fatto che mi piaccia o meno, in realtà non sono nemmeno sul radar del presidente del consiglio studentesco. Lui non mi guarda in quel modo.”

“Non è possibile che sia così, giusto?”

“Sì, sì. Voglio dire, tu sei tu, Ichinose-san. Non sarebbe strano se tu e Nagumo-senpai iniziaste a uscire insieme.”

“In ogni caso, non c’è nessuno che mi piace in questo momento, penso…”

“Con ‘in questo momento’ intendi che ti piaceva qualcuno?”

Le ragazze iniziarono ad andare tutte in subbuglio nello stesso momento.

Questo era un argomento pericoloso se si parlava male.

“No, avete capito male. Beh, suppongo che ci fosse questo senpai che ammiravo, ma prima che mi rendessi conto di avere una cotta per lui, si è diplomato…” 

Negai disperatamente, ma le ragazze si scambiarono uno sguardo prima di scoppiare a ridere.

“Cosa? Cosa c’è? Ho detto qualcosa di strano?”

“No. È solo che, come posso dire, è come se rispondessi a tutto troppo seriamente.”

“Ichinose-san, sei troppo onesta. Non c’è niente di male ad ignorare le cose che non vuoi rispondere, ok?”

“Questo significa che anche tu hai ignorato la domanda di prima, Chikako-chan?”

“Ugh.”

E così il nostro incontro notturno tra ragazze si animò ancora una volta. 

Come dire, sembrava che potessimo parlare per sempre e non avere mai sonno.

“Ehi, non risponderò a nessuna domanda che non voglio rispondere, ok?”

“Ok, allora, quante volte qualcuno si è confessato con te finora?”

“Ehh? Umm 3 volte… ahh, se includete l’asilo, quattro volte. Credo. E se ci aggiungo quell’altra volta, allora cinque.”

“Vedi? Stai rispondendo!”

“Nyaa-!”

Non ero brava a parlare di cose romantiche. 

Avevo così poca dimestichezza con qualsiasi cosa del genere che avevo paura di sbagliare e dimostrare la mia ignoranza.

“Potrebbe essere che Ichinose-san sia il tipo di persona incapace di mentire?”

“Forse hai ragione…”

Le ragazze si stavano agitando molto. Probabilmente era meglio negare.

“Non è vero. Davvero.”

“Ehh…?”

“Per esempio, potrebbe essere necessario fare un azzardo o due durante gli esami speciali, giusto? Potrei cercare di ingannare qualcuno in una situazione del genere.”

“Allora ti sta bene dire bugie.”

“…Hmm. Non credo che sia giusto neanche questo. Credo che nessuno voglia davvero dire bugie. Ecco perché, per quanto possibile, cerco di evitare di dire bugie, sarebbe più preciso, suppongo. No, suppongo che neanche questo sia del tutto giusto. Credo che non mi piaccia dire bugie per evitare di ferire le persone…”

“Non è strano? Di solito non si dicono bugie per evitare di ferire le persone?”

“Sì. Penso che le bugie dette per evitare di ferire le persone siano decisamente gentili.”

Ma… non era proprio il mio caso.

Proprio così. Questa era la prova che mi ero prefissata.

“Penso che una bugia detta per evitare di ferire qualcuno è solo rimandare il dolore a dopo…”

Una singola bugia potrebbe portare a qualcosa di molto, molto peggiore lungo la strada.

Non volevo passarci mai più. Quei giorni dolorosi. Quel periodo crudele. 


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